parole invadenti

di | 17 Dicembre 2022

Devo stare bene attento a quello che scrivo adesso. Anche perché non voglio che le mie parole diventino proprio il contrario di quello che voglio dire. Siamo in tempo di auguri. Ci sono auguri che passano attraverso i social, la radio, la tv, quelli dei biglietti scritti (che però sono meno di moda), quelli delle prediche dei preti, quelli dei politici, dei presidenti di organizzazioni varie, auguri da parte di tutti o almeno di tanti. Non vorrei nel giorno di Natale vedere comparire sul mio cellulare un sacco di auguri preconfezionati. Su di me questi auguri fanno due effetti. Il primo: se non mi arrivano mi dico, possibile che nessuno si ricorda di me! Anch’ io   rischio di cadere in quella trappola infernale che è l’indice di ascolto, di gradimento di quanti mi hanno scritto qualcosa. Posso anche io vantare i miei tot numeri di messaggi augurali. Quando mi succede questo mi rendo conto che sono caduto molto in basso. E poi il secondo effetto: sono troppi, basta, è un’invasione di messaggi, che poi sono tutti uguali e poco originali. E poi come faccio a rispondere a tutti? Ecco allora un messaggio preconfezionato pronto per tutti, magari costruito graficamente bene, con una frase originale, ma pur sempre un messaggio in serie. E poi ci sono i miei discorsi ufficiali, quelli dal pulpito, che non è più un pulpito, magari con un microfono in mano in mezzo alla gente, ma è pur sempre la mia parola, e a volte sono proprio parole invadenti. Sono sicuro che anche quest’anno ricadrò nel medesimo dilemma: pochi auguri e non si ricordano, troppi auguri che invadenza.  E ricadrò anche nel medesimo errore di dire a me stesso: poche parole a predica, poche ma efficaci e poi alla fine ricadrò nelle  tante parole perché vedrò quella gente in chiesa e dovrò pronunciare il mio verbo tuttologo e non il verbo di Dio. Parole invadenti. Per quest’anno ho una proposta da fare a tutti voi che leggete queste righe. Domani vedrete di che si tratta.

Un pensiero su “parole invadenti

  1. Renzo

    Un bel tacer non fu mai scritto?
    Forse gli auguri li possiamo fare con la nostra vita, meno parole e più opere?
    Intanto attendo la tua proposta, mi raccomando in poche parole. Buona giornata a tutti

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