Se narro quello che c’è nel cuore mi caccio nei guai, se non lo racconto mi sembra di non essere vero. Quindi parole e basta. Dove quel basta è per dire basta parole. Silenzio non di chi non vuole dire parole, ma di chi preferisce tacere per un attimo. Quasi un attimo di sospensione, di tregua forse neanche di riflessione, pura sospensione del tutto. Un attimo di calma, punto e basta. Non succede niente, sto bene cerco, di capire come mettere insieme il tutto della mia vita; ma oggi è come se dicessi, basta parole. Per di qua, qui a Rosciano passano tutte le mie parole, i mei pensieri, tutto oggi ha un tratto strano. Tutto dice basta parole. Non chiedetemi cosa vuol dire basta parole, perché non lo so nemmeno io. Forse vuol dire disattivare i sentimenti che stanno nel cuore per un attimo. Forse vuol dire disattivare i pensieri della mente, o forse non vuol dire niente di tutto questo. Forse è solo un attimo così. Basta parole. Scrivo due righe e poi esco un attimo, rientro ne scrivo altre due e poi fuori ancora a cercare aria buona, a cercare una stella come traccia di un sentiero, di un cammino. Esco ancora, ci sono nuvole che coprono il cielo e le stelle. Niente da fare, vorrei un orizzonte che si alzasse fino alla stella polare, un orizzonte a cui innalzare parole di preghiera. O forse anche la preghiera dice basta alle parole e cerca un silenzio sospeso, non oso dire di contemplazione perché non sono degno di questa parola; io sono degno solo di un silenzio sospeso. Se insieme a questo orizzonte si alzasse anche la speranza. Ma anche qui, si alza solo un silenzio di parole. Esco ancora e il cielo scuro e buio mi dice che nel silenzio di parole è nascosto il segreto della speranza. E allora qui mi fermo. Di fronte a questo cielo che sembra una cattedrale a cielo aperto dico solo sia fatta la Tua volontà