notturno leggero

di | 24 Luglio 2020

Nemmeno notturno leggero sono riuscito a trovare. Me li invento io questi tempi musicali, me li suono io nella mia mente e nel mio cuore questi strani tempi. Notturno leggero. Come intenso, ma leggero è stato il ricordo di don Silvano, mio compagno, che ci ha lasciato per il covid. Intense, ma leggere le parole del vescovo. Intense, ma leggere le parole di don Mario. Non una solenne commemorazione che alla fine appesantisce il ricordo, ma un dono, un semplice dono. la vita don Silvano semplice dono ricevuto e donato. Dono leggero. Immagino di suonare un notturno leggero a Rosciano, in mezzo alle api dal volo leggero e intenso. Immagino una musica un poco solenne, ma che sa espandersi grazie alla sua leggerezza su tutta Rosciano. Scriveva Alex Langer: “Il motto dei moderni Giochi olimpici è diventato legge suprema e universale di una civiltà illimitata: “citius, altius, fortius”, più veloci, più alti, più forti si deve produrre, spostarsi, istruirsi… competere insomma. La corsa al più trionfa senza pudore, il modello della gara è diventato la matrice riconosciuta e enfatizzata di uno stile di vita che sembra irreversibile e incontenibile… Se non si radica una concezione alternativa, che potremmo forse sintetizzare in “lentius, profundius, suavius”, più lento, più profondo, più dolce, e se non si cerca in quella prospettiva il nuovo benessere, nessun singolo provvedimento, per quanto razionale, sarà al riparo dall’essere ostinatamente osteggiato, eluso o semplicemente disatteso…Bisogna dunque riscoprire e praticare dei limiti: rallentare i ritmi di crescita e di sfruttamento, abbassare i tassi d’inquinamento, di produzione, di consumo, attenuare la nostra pressione verso la biosfera, attenuare ogni forma di violenza”.  L’ho messa tutta la citazione perché mi sembra troppo importante. Il notturno leggero è sintetizzato in maniera magistrale in queste parole che ho citato. Abbiamo bisogno di una musica leggera, lenta, profonda, dolce. Abbiamo bisogno di una vita che non deve essere necessariamente competizione, ma dono reciproco. Abbiamo bisogno di un amore che è così lento, profondo, dolce. Notturno leggero appunto. Ormai ho capito che ho bisogno di questa musica leggera, dolce, che supera ogni forma di violenza e di contrapposizione. Qualcuno mi chiede se andrò in ferie. La frase di rito è, ma non senti il bisogno di staccare? e di proposte ve ne sono molte. Sì è vero sono molto stanco, ma non sento il bisogno di staccare. Quello che sto vivendo a volte è duro, ma non impossibile. È dove vivo che sento il bisogno di suonare un notturno leggero. Non ho bisogno di andar via. mi basta quello che vivo. Mi basta perché riesco a viverlo come un notturno leggero. Mi basta perché vorrei far risuonare dove sono, dove lavoro, dove vivo il mio notturno leggero. Prima volevo sempre andar via. Oggi dopo il covid voglio rimanere, non solo per paura di andare in giro, ma perché lo stare, oggi è una dimensione che mi appartiene. Lo stare leggero. Anche quando prego, quando parlo, quando leggo, stare leggero. Che non vuol dire leggere libri leggeri, ma libri tosti con la leggerezza nel cuore. Notturno leggero, perchè mi accorgo che la mia vita sta diventando lenta, profonda, leggera

2 pensieri su “notturno leggero

  1. Renzo

    Notturno leggero come questa quiete che qui a Rosciano ha seguito il tumulto delle 6!
    In mezz’ora mi sono gustato tutti gli andanti compresi in un temporale estivo.
    Mi sono gustato l’espressione della natura nel suo manifestarsi ed ora che PACE.

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  2. sr Alida

    Abbiamo bisogno di leggerezza intesa come pace dell’animo ,di vivere la musica del vivere su quella leggerezza dei valori belli veri ,del gustare la pace e la natura dove siamo ….grazie don .

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