mercoledì 17 giugno

di | 16 Giugno 2020

At 3,11-26                                                                  Mentre egli tratteneva Pietro e Giovanni, tutto il popolo, fuori di sé per lo stupore, accorse verso di loro al portico detto di Salomone. 12 Vedendo ciò, Pietro disse al popolo: «Uomini d’Israele, perché vi meravigliate di questo e perché continuate a fissarci come se per nostro potere o per la nostra religiosità avessimo fatto camminare quest’uomo? 13 Il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo servo Gesù, che voi avete consegnato e rinnegato di fronte a Pilato, mentre egli aveva deciso di liberarlo; 14 voi invece avete rinnegato il Santo e il Giusto, e avete chiesto che vi fosse graziato un assassino. 15 Avete ucciso l’autore della vita, ma Dio l’ha risuscitato dai morti: noi ne siamo testimoni. 16 E per la fede riposta in lui, il nome di Gesù ha dato vigore a quest’uomo che voi vedete e conoscete; la fede che viene da lui ha dato a quest’uomo la perfetta guarigione alla presenza di tutti voi. 17 Ora, fratelli, io so che voi avete agito per ignoranza, come pure i vostri capi. 18 Ma Dio ha così compiuto ciò che aveva preannunciato per bocca di tutti i profeti, che cioè il suo Cristo doveva soffrire. 19 Convertitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati 20 e così possano giungere i tempi della consolazione da parte del Signore ed egli mandi colui che vi aveva destinato come Cristo, cioè Gesù. 21 Bisogna che il cielo lo accolga fino ai tempi della ricostituzione di tutte le cose, delle quali Dio ha parlato per bocca dei suoi santi profeti fin dall’antichità. 22 Mosè infatti disse: Il Signore vostro Dio farà sorgere per voi, dai vostri fratelli, un profeta come me; voi lo ascolterete in tutto quello che egli vi dirà. 23 E avverrà: chiunque non ascolterà quel profeta, sarà estirpato di mezzo al popolo. 24 E tutti i profeti, a cominciare da Samuele e da quanti parlarono in seguito, annunciarono anch’essi questi giorni. 25 Voi siete i figli dei profeti e dell’alleanza che Dio stabilì con i vostri padri, quando disse ad Abramo: Nella tua discendenza saranno benedette tutte le nazioni della terra. 26 Dio, dopo aver risuscitato il suo servo, l’ha mandato prima di tutto a voi per portarvi la benedizione, perché ciascuno di voi si allontani dalle sue iniquità».

Commento

I brani possono sembrare lunghi, ma in realtà essi narrano l’episodio nella sua interezza e di conseguenza vogliamo fare la fatica di leggerli tutti così, nella loro interezza. Il protagonista di questo discorso è Gesù risorto. Ancora una volta Lui. Ma tutta la sacra scrittura ha come oggetto il Signore Gesù. l’oggetto privilegiato di queste parole è il Signore Gesù, il Signore della Pasqua, la Pasqua del nostro Signore. Ed è a questa Pasqua di Gesù che ognuno e tutti dobbiamo convertirci. Perché – e questo è il punto delicato e supremo di ogni discorso intorno alla Parola di Dio! – ciò che sempre avviene, in piccolo e in grande, ad ogni persona e a tutte le nazioni, lo sappia o non lo sappia, è sempre la Pasqua di Gesù, supremo giudizio della storia e via della salvezza per l’umanità e per il cosmo. Il miracolo della guarigione dello storpio non è un atto magico dei discepoli, non è neppure un atto di pietà verso quell’uomo da parte dei discepoli. È ancora qualcosa di più grande. Più semplicemente (se si può dire così!) è stata “la fede” la sorgente del miracolo dello storpio. Mi sembra molto bello che, forse per rendere più oggettivo il suo discorso, Pietro non parla della “sua” fede e di quella di Giovanni, ma appunto della “fede”, proprio per dire che dovunque ci sia la fede, là si compie quanto è avvenuto allo storpio sanato. Pietro sta parlando ad ebrei – li chiama “uomini d’Israele” – e sta parlando a noi oggi e quindi si rifà all’intera storia della salvezza indicando nel “Dio dei nostri Padri” l’Autore del prodigio. Pietro afferma che lui e Giovanni sono i testimoni di quell’evento di risurrezione del Signore Gesù, l’autore della vita, che loro hanno ucciso! I gesti della guarigione non sono nostri, ma del Signore, a noi spetta il compito di essere testimoni.

Preghiamo

Preghiamo pe tutti i poveri

2 pensieri su “mercoledì 17 giugno

  1. Elena

    Il Signore opera grandi cose, Sua è la salvezza dell’uomo, di ogni uomo. E ogni uomo qui sulla terra è solo il mezzo, lo strumento attraverso cui si compie la misericordia del Padre, si realizza pienamente quel progetto d’amore destinato a ciascuno. Prego con voi per tutti i poveri e perché ci sia una vera giustizia

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  2. sr Alida

    Per la fede riposta nel nome di Gesù ….chiediamo pace ,forza ,consolazione ,serenità ,accoglienza ,perdono …..nelle varie vicende del mondo e per ciascuno, sopratutto per i poveri …per il bene comune …

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