Apocalisse 4, 6-11
In mezzo al trono e attorno al trono vi erano quattro esseri viventi, pieni d’occhi davanti e dietro. 7Il primo vivente era simile a un leone; il secondo vivente era simile a un vitello; il terzo vivente aveva l’aspetto come di uomo; il quarto vivente era simile a un’aquila che vola. I quattro esseri viventi hanno ciascuno sei ali, intorno e dentro sono costellati di occhi; giorno e notte non cessano di ripetere:
“Santo, santo, santo
il Signore Dio, l’Onnipotente,
Colui che era, che è e che viene!”.
9E ogni volta che questi esseri viventi rendono gloria, onore e grazie a Colui che è seduto sul trono e che vive nei secoli dei secoli, 10i ventiquattro anziani si prostrano davanti a Colui che siede sul trono e adorano Colui che vive nei secoli dei secoli e gettano le loro corone davanti al trono, dicendo:
“Tu sei degno, o Signore e Dio nostro,
di ricevere la gloria, l’onore e la potenza,
perché tu hai creato tutte le cose,
per la tua volontà esistevano e furono create”.
Commento
È quasi impossibile immaginare che cosa stava sul trono e che cosa girava attorno al trono. Io provo a dire qualcosa. Prima di tutto questo brano è uno di quei testi dove è evidente che l’apocalisse era un testo per le liturgie. I primi due inni descrivono in maniera chiara questa questione di un libro pensato per la liturgia. Poi vediamo alcuni simboli. In mezzo al trono stavano 4 essere viventi, quattro animali. Sono il simbolo dei 4 evangelisti, ma hanno anche un altro significato: il leone è la forza di Dio, il vitello era il simbolo del sacrificio, l’uomo come simbolo dell’umanità di Gesù, l’Aquila come simbolo della contemplazione. Essi hanno ali, occhi, in grande numero davanti e dietro, sono il segno della regalità di Dio e del fatto che egli con i suoi molteplici occhi veglia sull’umanità. tutti sono lì per adorare il vegliardo che è seduto sul trono. Il numero 4 indica i quattro punti cardinali, indica la totalità dell’universo. Dio veglia su tutto l’universo. E questi vegliardi hanno lo scopo di cantare e lodare la santità di Dio. Provo a dire in così, anche in mezzo a tutte le tribolazioni della vita, di un mare in tempesta, Dio veglia dal suo trono e l’umanità intera è chiamata a cantare le lodi di Dio nella liturgia, invocando la sua nuova venuta in mezzo a noi, perché possa donarci speranza. L’apocalisse non è un testo sulla fine, ma un testo storico e di speranza.
Preghiamo
Preghiamo per la pace
Forza, contemplazione, sacrificio, e la veglia di Dio sul l’umanità… Al di là del mare in tempesta, di ogni tribolazione… Lo invochiamo perché doni speranza e pace.
Gli occhi e la potenza di Dio sopra ogni creatura, sopra ogni cosa, per ricordarci la speranza, la bellezza, l’onnipotenza, la gloria ed un amore che attraversa ogni tempo ed ogni vicenda per entrare nel cuore di ogni essere vivente e di ogni essere umano.
Preghiamo per la pace….