martedì 30 giugno

di | 29 Giugno 2015

home2Esodo  11, 1-10

11,1 Il Signore disse a Mosè: «Ancora una piaga manderò contro il faraone e l’Egitto; dopo, egli vi lascerà partire di qui. Vi lascerà partire senza restrizione, anzi vi caccerà via di qui. 2 Di’ dunque al popolo, che ciascuno dal suo vicino e ciascuna dalla sua vicina si facciano dare oggetti d’argento e oggetti d’oro».3 Ora il Signore fece sì che il popolo trovasse favore agli occhi degli Egiziani. Inoltre Mosè era un uomo assai considerato nel paese d’Egitto, agli occhi dei ministri del faraone e del popolo. 4 Mosè riferì: «Dice il Signore: Verso la metà della notte io uscirò attraverso l’Egitto: 5 morirà ogni primogenito nel paese di Egitto, dal primogenito del faraone che siede sul trono fino al primogenito della schiava che sta dietro la mola, e ogni primogenito del bestiame. 6 Un grande grido si alzerà in tutto il paese di Egitto, quale non vi fu mai e quale non si ripeterà mai più. 7 Ma contro tutti gli Israeliti neppure un cane punterà la lingua, né contro uomini, né contro bestie, perché sappiate che il Signore fa distinzione tra l’Egitto e Israele. 8 Tutti questi tuoi servi scenderanno a me e si prostreranno davanti a me, dicendo: Esci tu e tutto il popolo che ti segue! Dopo, io uscirò!». Mosè acceso di collera, si allontanò dal faraone.  Il Signore aveva appunto detto a Mosè: «Il faraone non vi ascolterà, perché si moltiplichino i miei prodigi nel paese d’Egitto». 10 Mosè e Aronne avevano fatto tutti questi prodigi davanti al faraone; ma il Signore aveva reso ostinato il cuore del faraone, il quale non lasciò partire gli Israeliti dal suo paese.

commento

Ormai siamo alla fine del percorso delle piaghe d’Egitto. I vari personaggi ormai sono delineati in maniera chiara. il faraone con il suo cuore alterno, ma sempre determinato nella sua ostinazione. Mosè profeta di Dio, che agisce in nome di Dio a favore degli ebrei e contro gli egiziani. gli egiziani che ormai temono questo popolo e al quale consegnano oro e preziosi. Il popolo degli ebrei che sente come vicina la vittoria, la liberazione. Se fate caso quello che ho provato a descrivere sono sentimenti umani di fronte ad un fatto grandioso. Per il momento mi astengo dal commentare la questione dei primogeniti d’Egitto che verranno sacrificati. ma su tutte queste figure, su tutti questi sentimenti di gloria, di potenza, di fragilità e di sgomento, emerge la figura del Dio di Israele che è colui che è il Dio della storia, Signore che accompagna la vicenda di questo popolo. Attenzione accompagnare non vuol dire fare in modo che le cose funzionino come vuole Dio, ma semplicemente riconoscere che Dio è presente, Dio non abbandona l’uomo alla sua violenza, al suo male, ma cerca di aiutarlo a comprendere come condurre la propria storia verso un fine buono. La vera vittoria dell’uomo è la costruzione di un mondo pacifico, perchè questo vuole il Signore.

preghiamo

preghiamo perchè la chiesa possa usare tutte le sue forze per costruire un mondo dove regna la pace.

5 pensieri su “martedì 30 giugno

  1. suor Rita

    “ Ancora una piaga….Un grido si leverà dall’Egitto….Vi cacceranno…” Queste parole ne rievocano altre che incontriamo nella Bibbia, sicuramente dette in circostanze diverse, ma con uguale intensità. “Ancora un poco…e poi mi vedrete”: Gesù preannuncia il dolore della separazione e la gioia del nuova incontro, da risorto. “Un grido si levò in Rama…” il grido delle madri cui Erode aveva fatto uccidere i figli. “ Vi cacceranno…” La presenza scomoda dei discepoli del Signore i quali vengono scacciati, affidati ai tribunali….Storie brutte che si ripetono in ogni tempo, anche oggi. E dentro questa storia noi impariamo – o dovemmo imparare – che Dio è il Signore, che non c’è altri come Lui. Un esodo da noi stessi, un esodo dalle nostre case-comunità-Paesi per costruire liberazione, per fare spazio al vero Signore della nostra e altrui vita. Una storia che ci responsabilizza e ci affascina.
    Questa mattina ci sarà il funerale di Diego. Che il Signore lo faccia correre negli spazi liberi del suo paradiso.

    Rispondi
  2. Elena

    Da sempre il cuore di uomini duri si contrappone alla giustizia e al divino. Da sempre l’uomo esercita con violenza il suo bisogno di onnipotenza.
    Ma il Signore, Dio del cielo , della terra e di ogni creatura è il solo onnipotente!
    Dammi il dono di riconoscere con umiltà la tua potenza e la mia pochezza, Signore.
    Accogli Diego fra le tue braccia ed effondi su questo mondo violato il tuo spirito di pace!
    Domani non credo che scriverò, sarò in viaggio. Ma il mio cuore è con voi nella preghiera e nella quotidiana meditazione. Un abbraccio a tutti, Elena

    Rispondi
  3. Luca

    il Signore fa distinzione tra l’Egitto e Israele

    Spesso mi rifugio nell’illusione che l’infinita bontà di Dio alla fine faccia di tutta un’erba un fascio, e che il mio vivere in Egitto non peserà granché sulla bilancia finale. Ma qui è chiaro: anche se Dio ama incondizionatamente ogni uomo, finché noi creeremo barriere sociali, economiche, razziali, Dio non potrà non privilegiare chi sta messo peggio.

    Chiedo al Signore, per me e per la nostra società, non un’esaltazione della miseria e dell’indigenza (non credo Dio ci voglia sofferenti), ma piuttosto la volontà di appianare le disuguaglianze, perché non ci sia più Egitto ed Israele, e Dio non sia costretto a schierarsi.

    Buona giornata a tutti e un buon viaggio a Diego nel regno del Padre

    Rispondi
  4. ingridcicolari

    Quanti. Avvertimenti consigli ci manda Dio, quanta sordità e cecità c’è ancora dopo più’ di duemila anni. Un altro avvertimento non ascoltato… Per poi lasciarli andare, lasciare i nostri vizi, le nostre superficialità, i NS lati negativi e purtroppo si capiscono dopo i tAnti segni quotidiani Di ci manda prima di un grande segno finale dove la scelta è d’obbligo. . segno dopo segno si imparare a vigilare a discernere..e chi lo ascolta si fa condurre ad un cambiamento

    Accompagnò anch’io CN un sorriso Diego e chiedo al Signore un po’ di pace e coraggio x il popolo tunisino
    Buona giornata

    Rispondi
  5. laura Fumagalli

    Dio è presente nelle nostre vite, ma quanto è difficile scorgerlo nei momenti bui, la luce si fa fievole e sembra spegnersi come una candela al vento.. Avere dentro di sè questa presenza rassicurante permette di non perdere la speranza e non perdere di vista la meta, ben visibile anche nella nebbia più fitta.
    Chiediamo al Signore la forza per non arrenderci mai , neppur di fronte a tante richieste non accolte..
    Buona giornata !

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.