martedì 20 febbraio

di | 19 Febbraio 2024

Ez. 29

1 L’anno decimo, il decimo mese, il dodicesimo giorno del mese, la parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
2 «Figlio d’uomo, volgi la tua faccia contro il faraone, re d’Egitto, e profetizza contro di lui e contro tutto l’Egitto; parla e di’:
3 Così parla il Signore, DIO:
“Eccomi contro di te, faraone, re d’Egitto,
gran coccodrillo, che stai disteso in mezzo ai tuoi fiumi
e dici: ‘Il fiume è mio e sono io che l’ho fatto!’
4 Io metterò dei ganci nelle tue mascelle,
farò in modo che i pesci dei tuoi fiumi si attaccheranno alle tue scaglie
e ti tirerò fuori dai tuoi fiumi,
con tutti i pesci dei tuoi fiumi
attaccati alle tue scaglie.
5 Ti getterò nel deserto,
te e tutti i pesci dei tuoi fiumi,
e tu cadrai in mezzo ai campi;
non sarai né adunato né raccolto
e io ti darò in pasto
alle bestie della terra e agli uccelli del cielo.
6 Tutti gli abitanti dell’Egitto conosceranno che io sono il SIGNORE,
perché essi sono stati per la casa d’Israele un sostegno di canna.
7 Quando ti hanno preso in mano, ti sei rotto
e hai forato loro tutta la spalla;
quando si sono appoggiati su di te, ti sei spezzato
e li hai fatti stare tutti sui loro fianchi”.
8 Perciò, così parla il Signore, DIO:
“Ecco, io farò venire sopra di te la spada
e sterminerò in mezzo a te uomini e bestie:
9 il paese d’Egitto sarà ridotto in una desolazione, in un deserto,
e si conoscerà che io sono il SIGNORE,
perché il faraone ha detto: ‘Il fiume è mio e sono io che l’ho fatto!’
10 Perciò, eccomi contro di te e contro il tuo fiume;
ridurrò il paese d’Egitto in un deserto, in una desolazione,
da Migdol a Siene, fino alle frontiere d’Etiopia.
11 Non vi passerà piede d’uomo,
non vi passerà piede di bestia,
né sarà più abitato per quarant’anni;
12 ridurrò il paese d’Egitto in una desolazione in mezzo a contrade desolate;
le sue città saranno una desolazione, per quarant’anni,
in mezzo a città devastate;
disperderò gli Egiziani fra le nazioni,
li disseminerò per tutti i paesi”.
13 Infatti così parla il Signore, DIO:
“Alla fine dei quarant’anni io raccoglierò gli Egiziani
in mezzo ai popoli dove saranno stati dispersi
14 e farò tornare gli Egiziani dal loro esilio;
li ricondurrò nel paese di Patros,
nel loro paese natìo,
e qui saranno un umile regno.
15 L’Egitto sarà il più umile dei regni
e non si eleverà più sopra le nazioni;
io ridurrò il loro numero, perché non abbiano più il dominio sulle nazioni;
16 la casa d’Israele non riporrà più la sua fiducia
in quelli che le ricorderanno l’iniquità da lei commessa quando si rivolgeva verso di loro;
e si conoscerà che io sono il Signore, DIO”».
17 Il ventisettesimo anno, il primo mese, il primo giorno del mese, la parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
18 «Figlio d’uomo, Nabucodonosor, re di Babilonia,
ha fatto fare al suo esercito un duro servizio contro Tiro;
ogni testa n’è divenuta calva,
ogni spalla scorticata;
né egli né il suo esercito hanno ricavato da Tiro nessun vantaggio
dal servizio che egli ha fatto contro di essa.
19 Perciò così parla il Signore, DIO:
“Ecco, io do a Nabucodonosor, re di Babilonia,
il paese d’Egitto;
egli ne porterà via le ricchezze,
lo spoglierà delle sue spoglie,
si impadronirà di quanto c’è da saccheggiare;
questo sarà il salario per il suo esercito.
20 Come retribuzione del servizio che egli ha fatto contro Tiro,
io gli do il paese d’Egitto,
poiché hanno lavorato per me”,
dice il Signore, DIO.
21 “In quel giorno io farò rispuntare la potenza della casa d’Israele
e darò a te di parlare liberamente in mezzo a loro,
ed essi conosceranno che io sono il SIGNORE”».

Commento

Questo capitolo è una profezia contro l’Egitto, grande potenza con cui per un po’ Giuda si era alleata. Il grande tema che emerge da questa profezia è il seguente: nel testo si dice ad un certo punto: perché il faraone ha detto: ‘Il fiume è mio e sono io che l’ho fatto!’ la ricchezza dell’Egitto viene dal grande fiume Nilo. Il faraone si sente come un Dio che lo ha creato e che ne detiene la proprietà. Ezechiele condanna questa cosa, ma soprattutto dice che la grande sconfitta dell’Egitto contro Nabucodonosor nasce appunto da questo fatto di sentirsi il Dio, proprietario del fiume. L’Egitto nella Bibbia dice molte cose. Le sue prime immagini sono la schiavitù, i lavori forzati, le piaghe, e quindi la liberazione e la pasqua. I faraoni egizi erano poi simbolo dell’idolatria più radicale, perché loro si sentivano divinità.  La radice del peccato dell’Egitto sta infatti nell’atteggiamento religioso del suo faraone, che pretendeva di essere il padrone del Nilo. Il coccodrillo-Leviathan del Nilo si sente Dio, e quindi creatore e padrone del mondo. Giuda pensa che allearsi con uno che è padrone del grande fiume è il meglio che si può fare. Ma alla fine questa grandezza diventa la rovina sia per l’Egitto che per Giuda.

Preghiamo

Preghiamo per la pace

3 pensieri su “martedì 20 febbraio

  1. sr Alida

    Insegnami, insegnami Signore che la vera gioia, la vera vita è colma di umiltà, di gratitudine, di pazienza, di fiducia in Te…. Forse ci sarà più pace che di nuovo e di cuore ti chiediamo.

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  2. Elena

    Alleanze, intrighi, convenienze, privilegi, dominazioni, schiavitù, esilio, massacri, genocidi… Sono tutti i giochi che i poteri politici mettono in atto. Sembra di vedere la storia odierna, anche certi capi di stato si sentono Dio e originano povertà, sofferenza, esilio, nuove forme di schiavitù,morte, devastazione…
    Cosa è cambiato nell’essenza degli uomini?
    Esiste un limite alla follia di persone che giocano ad essere Dio?
    Signore abbi pietà di noi!
    Prego con voi per la pace.

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  3. Sabrina

    Povero Ezechiele, profeta di parole dure, di guerra e distruzione, chissà chi ha creduto ai tempi alla Parola di Dio che lui diffondeva, ma non conosco ancora come é finita la sua storia…
    C’è molta paura anche oggi a rivolgersi contro i potenti contrapponendo al potere la verità.
    Pultroppo anche oggi chi toglie il velo ai poteri forti rischia il carcere o trova la morte, nelle dittature e nelle cosiddette democrazie.
    Ancora esuli, perseguitati politici e religiosi, famiglie e bambini devono vivere sofferenza, morte e guerre, vorrei fare molto di più che pregare per loro, ma non abbiamo armi se non la parola,… quando si apriranno le orecchie sorde dei potenti e si metterà in moto la macchina della pace?

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