aggiunta

di | 19 Febbraio 2024

Aggiungo una seconda riflessione rispetto al tema della sobrietà. E poi la finisco qua. Posso ubriacare il mio, meglio dire nostro orto. come faccio? Lo carico di sostanze chimiche che sfruttando il terreno, lo rendono in grado di produrre un sacco, ma contemporaneamente rendo ubriaco il terreno stesso. Posso fare la stessa cosa con le mie api. Mi hanno raccontato di alcuni metodi per farle rendere al massimo. Ma poi alla fine stresso e ubriaco le api, e il risultato finale che si ottiene è decisamente peggiore rispetto alla condizione iniziale delle api. L’ubriacatura è il contrario della sobrietà. E ne so qualcosa. L’ubriaco barcolla, il sobrio sta diritto; l’ubriaco si addormenta, il sobrio sta sveglio. L’ubriaco fa fatica a mettere insieme un discorso diritto, il sobrio è lucido nei suoi ragionamenti. E posso continuare, ma mi fermo qua. La vita può essere ybris-ubriacatura non di vino, ma di deliri di grandezza e di onnipotenza e allora, come l’ubriaco perde lucidità, barcolla, si addormenta, esagera, non sa mettere insieme ragionamenti sensati e alla fine fa del male a se stesso e agli altri. l’ybris è quel desiderio di grandezza che sta distruggendo il mondo. il sobrio nella vita è colui che è sveglio e quindi sa scegliere tra bene e male, non ha manie di grandezza e si ferma di fronte alla fatica dell’uomo e soccorre la fatica dell’uomo. Il sobrio nella vita sa trovare la giusta misura delle cose, ama la vita nella misura in cui è la vita di tutti e non di uno. Mi è venuta in mente un’altra cosa, che forse noi oggi abbiamo ubriacato madre terra e stiamo toccando i confini dell’onnipotenza. Ma ne parleremo.

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