martedì 12 giugno

di | 11 Giugno 2018

profeta geremia iconaGer 49,23-39                                        

23 Su Damasco. “Amat e Arpad sono piene di confusione, perché hanno sentito una cattiva notizia; esse sono agitate come il mare, sono in angoscia, non possono calmarsi. 24 Spossata è Damasco, si volge per fuggire; un tremito l’ha colta, angoscia e dolori l’assalgono come una partoriente. 25 Come fu abbandonata la città gloriosa, la città del tripudio? 26 Cadranno i suoi giovani nelle sue piazze e tutti i suoi guerrieri periranno in quel giorno. Oracolo del Signore degli eserciti. 27 Appiccherò il fuoco alle mura di Damasco e divorerà i palazzi di Ben-Hadàd”. 28 Su Kedàr e sui regni di Cazòr, che Nabucodònosor re di Babilonia sconfisse. Così dice il Signore: “Su, marciate contro Kedàr, saccheggiate i figli dell’oriente. 29 Prendete le loro tende e le loro pecore, i loro teli da tenda, tutti i loro attrezzi; portate via i loro cammelli; un grido si leverà su di loro: Terrore all’intorno! 30 Fuggite, andate lontano, nascondetevi in luoghi segreti o abitanti di Cazòr – dice il Signore – perché ha ideato un disegno contro di voi. Nabucodònosor re di Babilonia ha preparato un piano contro di voi. 31 Su, marciate contro la nazione tranquilla, che vive in sicurezza. Oracolo del Signore. Essa non ha né porte né sbarre e vive isolata. 32 I suoi cammelli saranno portati via come preda e la massa dei suoi greggi come bottino. Disperderò a tutti i venti coloro che si tagliano i capelli alle tempie, da ogni parte farò venire la loro rovina. Parola del Signore. 33 Cazòr diventerà rifugio di sciacalli, una desolazione per sempre; nessuno vi dimorerà più, non vi abiterà più un figlio d’uomo”. 34 Parola che il Signore rivolse al profeta Geremia riguardo all’Elam all’inizio del regno di Sedecìa re di Giuda. 35 “Dice il Signore degli eserciti: Ecco io spezzerò l’arco dell’Elam, il nerbo della sua potenza. 36 Manderò contro l’Elam i quattro venti dalle quattro estremità del cielo e li sparpaglierò davanti a questi venti; non ci sarà nazione in cui non giungeranno i profughi dell’Elam. 37 Incuterò terrore negli Elamiti davanti ai loro nemici e davanti a coloro che vogliono la loro vita; manderò su di essi la sventura, la mia ira ardente. Parola del Signore. Manderò la spada a inseguirli finché non li avrò sterminati. 38 Porrò il mio trono sull’Elam e farò morire il re e i capi. Oracolo del Signore. 39 Ma negli ultimi giorni cambierò la sorte dell’Elam”. Parola del Signore.

commento

ed ora ecco Damasco, nome conosciuto anche oggi per via della guerra. Ci sono una serie di nomi, di luoghi, di vicende che coinvolgono proprio questa città. tutti accomunati dalla stessa sorte: un assalto nemico che pone fine alla loro potenza, alla loro cultura e quindi alle caratteristiche peculiari della loro civiltà. Dunque una destinazione negativa della storia, che sembra raccogliersi intorno al termine che dice l’estinzione inevitabile di ogni creatura, cioè la morte. Da tutti questi nomi e vicende emerge il fine della storia secondo la sacra scrittura. Essa non è la fine di tutto, ma un cominciamento nuovo. L’opera ultima di Dio  è la nascita della vita dalla morte. E questo non solo come vittoria divina sulla “negatività”, sua suprema vendetta dunque, contro il potere annientante della morte. Ma soprattutto come profezia del valore salvifico universale della morte del Figlio di Dio, come principio di una nuova creazione segnata da quella comunione d’amore che sostanzia il mistero di Dio come comunione eterna del Padre e del Figlio nello Spirito. La morte dunque, che è il giudizio divino contro una storia segnata dalla solitudine e dall’inimicizia di ognuno contro tutti, è, nella Pasqua del Figlio, il grembo della nuova creazione e della nuova storia dell’umanità finalmente e pienamente a immagine e somiglianza di Dio, e cioè salvata e immersa nel mistero dell’Amore.

Preghiamo

Preghiamo per tutti i malati e anziani.

2 pensieri su “martedì 12 giugno

  1. sr Rita

    Una preghiera per la mia superiora Sr Maria grazia e per sr Cesarines pure missionaria in Brasile nel giorno del loro compleanno.

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  2. . Elena

    Signore, quanto è grande la tua ira sulle vicende degli uomini! Allora, oggi… solo il
    perdono e la nuova alleanza possono cambiare le nostre storie! Prego secondo le intenzioni di ciascuno!

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