martedì 1 marzo

di | 29 Febbraio 2016

trinitàMarco 3,7-12

7 Gesù, intanto, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea 8 e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidone, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui. 9 Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. 10 Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo. 11 Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». 12 Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.

Commento

Mi pare di cogliere un’evidente tensione tra il clima rigido e spento della sinagoga con la sua devianza formalistica del riposo sabbatico che abbiamo visto nel precedente racconto, e la grande folla di malati e di poveri che si raccoglie intorno a Gesù. Una folla che sembra voler comprendere non solo Israele, ma anche le genti che sono intorno a Israele. Possiamo cogliere qui un’immagine molto profonda della nuova comunità messianica, della Chiesa  quindi, caratterizzata dal bisogno della salvezza. Non credo che si debba temere di pensare la Chiesa come una grande folla di poveretti. Anche oggi. Certo, il poveretto della mano paralizzata, nel clima della sinagoga e delle sue rigidità e dai suoi sostanziali tradimenti rispetto al grande progetto divino, si trova in una situazione ben più ostile di questa folla di poveri che si raccoglie intorno al Signore.  L’immagine che emerge da questo testo è quella di una comunità credente povera e umile, esposta sempre alla tentazione di una devianza mondana del potere, che non è secondo Gesù, ma contro di Lui, che fonda la sua Chiesa nei deserti e sulla riva del mare. Per fortuna ci sono anche delle persone, i suoi discepoli  che gli preparano una barchetta!

 Preghiamo

Preghiamo ancora una volta per Renata.

 

 

3 pensieri su “martedì 1 marzo

  1. sr.Alida

    Gesu’ che guarisce ogni malattia e infermità, dentro c’è anche il mio tipo di infermità…sembra sia l’unico motivo per cui lo cerca tanta folla. Gesu’ prende solo le distanze ,ma non abbandona il campo…il Suo sguardo tiene comunque larghi orizzonti..Vorrei anch’io toccarti ,Signore non solo perchè mi guarisci ,ma perchè, in Te Figlio del Padre ,con la Tua umanità ,pazienza, tenerezza,misericordia,posso camminare da figlia.Una preghiera per Renata e per le intenzioni di oggi .

    Rispondi
  2. Elena

    Tu sei il Figlio di Dio, ed io confido in te. Io non ti posso toccare, nè vedere, ma ti incontro ogni giorno e forse ti riconosco, nonostante Tu sia confuso tra la folla. Dammi uno sguardo acuto ed un cuore preposto all’accoglienza, Tu sei il Figlio di Dio….
    Per Renata e per le vostre intenzioni di preghiera. Chiedo una preghiera per il giusto discernimento in merito ad una scelta molto complessa,
    Elena

    Rispondi
  3. Giulio

    Oggi possiamo solo cercare di toccare il Signore.
    Per Renata e per Elena e per tutti coloro che vivono nel bisogno.
    E per vivere senza paura.

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.