lunedì 28 settembre

di | 27 Settembre 2020

Mc 8,11-21        

11 Vennero i farisei e si misero a discutere con lui, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova. 12 Ma egli sospirò profondamente e disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno». 13 Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l’altra riva. 14 Avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un solo pane. 15 Allora egli li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». 16 Ma quelli discutevano fra loro perché non avevano pane. 17 Si accorse di questo e disse loro: «Perché discutete che non avete pane? Non capite ancora e non comprendete? Avete il cuore indurito? 18 Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, 19 quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Dodici». 20 «E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Sette». 21 E disse loro: «Non comprendete ancora?».

Commento

La prima  parte del testo vede i farisei impegnati a chiedere un segno dal cielo, la seconda parte vede Gesù ammonire i discepoli circa la questione del pane. Se vogliamo in due modi diversi la questione è sempre quella dei segni. E alla fine vi è questa domanda sconcertante: non comprendete ancora? quasi che tutto quello che ha detto e fatto Gesù non basta come segno e come spiegazione. I segni sono molto importanti nella vita, non solo umana, in quella umana in modo particolare. Perché noi viviamo di segni. Il segno ha bisogno di essere letto. E l’uomo è quell’animale che legge i segni. Quindi il problema è spiegare e capire il segno. Cosa che cerca di fare Gesù. Egli aveva lascito un segno, ma ne i farisei, ne i discepoli capiscono il significato di quel segno. Il pane è condivisione, cibo, amore, compassione. Ed è lì a portata di mano sia perché Gesù ha condiviso il pane, sia perché Gesù stesso è il pane. Bastava guardare il pane moltiplicato e Gesù pane donato per capire tutto. Chissà a che cosa guardavano i farisei e discepoli. Ci fermiamo su queste domande. I discepoli discutono sul perché non avevano pane. Sono un po’ tutte le discussioni che facciamo anche noi: nella Chiesa che cosa ci manca? Che cosa non abbiamo? Cosa dovremmo avere? Ci manca nulla, abbiamo tutto. Ci manca forse di guardare all’unico segno Gesù

Preghiamo

Preghiamo per tutti gli sposi

2 pensieri su “lunedì 28 settembre

  1. Elena

    Mi piace osservare, cogliere segni, sentirli, anche quando i segni non presagiscono cose buone. Posso dire di aver bisogno di segni, per sperare, per mettermi il cuore in pace. È una questione di fede? Credo di sì, senza scivolare in superstizioni e credenze inutili. La vita è già realmente complessa di suo. Ma i segni aiutano ad affrontare e a vivere. Lo stesso è con Gesù, con Dio. Il Signore ci invita ad una nuova sensibilità, ad una nuova accoglienza, ad una nuova fiducia. La durezza del cuore, l’ottusità della mente sono umane. Il Signore ci chiede di spiccare un salto verso l’alto, verso una dimensione divina, spirituale che apre gli occhi, il cuore e la vita stessa. Poi, di che cosa potremo ancora avere paura? Prego con voi per gli sposi.

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  2. sr Alida

    Certo i segni hanno importanza per noi, possiamo chiedere luce per cogliere leggerli nel modo giusto.. Coglierli come gesti di amore,di Dio, per noi, senza superstizioni o credenze inutili. Se non rimango in superficie,posso giorne anche dei più piccoli. Mi unisco alla preghiera per gli sposi e per tutte le persone che chiedono la nostra preghiera

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