Lunedì 25 aprile

di | 24 Aprile 2016

home2 San Marco evangelista

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano

Commento

La festa di san Marco  ci rimanda all’autore del vangelo del quale il brano di oggi è la conclusione. Si tratta dell’ultima apparizione di Gesù, riservata agli Undici. Vengono rimproverati per la loro incredulità e la durezza di cuore: non riescono a credere che Gesù sia vivo, risorto. Ancora una volta si ripete una delle scene ricorrenti lungo il racconto evangelico. Ma sarà forse proprio quest’ultimo incontro e dialogo con il Risorto la molla che farà scattare in loro i ricordi e la capacità di interpretarli: il cammino percorso accanto a Gesù, le opere da lui compiute che testimoniano la sua messianicità, la confessione di fede in Figlio di Dio, morto e risorto.  Il mandato loro affidato li sprona a partire e a predicare, dappertutto, certi che il Signore è con loro, agisce con loro, rende feconda la Parola annunciata. Anche quando le circostanze saranno ostili! Gli Undici ne sono i primi testimoni, poi tutti i loro discepoli, di generazione in generazione. Anche Marco, anche noi facciamo parte di questa generazione di testimoni del regno di Dio.

Preghiamo

Preghiamo per la chiesa di Bergamo che celebra il giubileo dei ragazzi.

4 pensieri su “Lunedì 25 aprile

  1. sr Rita

    Quante cose belle e buone si possono fare nel nome di Gesù! Il nostro andare in mezzo alla gente continua la missione iniziata da Gesù e affidata ai discepoli. Non vediamo miracoli, ma sicuramente la Grazia lavora. Oggi inizia la commemorazione delle nostre sei sorelle morte per Ebola. Che ciascuna di loro sia una luce che apre anche per noi cammini di generoso amore. Volentieri prego per i ragazzi di Bergamo: immagino che festa nello stadio….Una bella partita della misericordia.

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  2. Elena

    Mentre assistevo Giulio e dedicavo piccole attenzioni agli ammalati nella stanza, in ospedale, avrei voluto avere il dono della guarigione. Mi è accaduto molte volte di desiderarlo. Poi ho pensato che il Signore aveva posto in me altri semi, altri doni da sviluppare, da far crescere, come cristiana, di cui fare dono, per cui essere dono agli altri. Sia fatta la tua volontà, Signore…. trova tu il modo e la forma giusta, Tu che conosci tutti i perché.
    Ringrazio tutti per la preghiera condivisa, dà sollievo e conforto. Mi unisco alle vostre per i ragazzi del giubileo, perché questo grande Incontro con la grazia lasci semi fecondi nel cuore e nel cammino di ciascuno…
    Elena

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  3. Anonimo

    “Il Signore agiva insieme a loro”
    Pensare che il Signore possa agire con noi, oltre che fonte di riconoscenza , è anche segno di grande responsabilità.
    Agire con il Signore accanto mi rimanda al vangelo di ieri: amatevi come io vi ho amato.
    Come se la vita non possa essere tale senza la presenza del Signore e del suo amore.
    Anche nei momenti più bui, anche nell’aridità del cuore, anche nel dolore più faticoso, e, oso dire, anche nel male più efferato e disgustoso, il Signore non ci abbandona.
    Forse è questo oil dono della misericordia.

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  4. Silvia Coter

    “Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono:… …” Non solo alcuni, non solo i sacerdoti o i religiosi o…ma semplicemente tutti quelli che credono in Lui e in Lui presente nel qui e ora della nostra storia, 2000 anni fa come oggi! Certo non per far vedere qualcosa di prodigioso, quasi un potere…ma per amare nel Suo stile. Allora si, scacceremo i demoni del denaro, del successo, dell’egoismo per parlare le lingue dell umiltà, della sobrietà, del servizio…prenderemo in mano il serpente dei nostri vizi e delle nostre fatiche per trasformarlo nel bastone del pellegrino, perché il veleno del male non blocchi il nostro camminare, ma insieme agli altri nostri amici possiamo essere gli uni per gli altri ponti per la vita, segni dell’amore di Dio, testimoni del suo regno! Buona giornata a tutti!

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