Lunedì 24 agosto

di | 23 Agosto 2015

home2Esodo 40,36-38

36 Ad ogni tappa, quando la nube s’innalzava e lasciava la Dimora, gli Israeliti levavano l’accampamento. 37 Se la nube non si innalzava, essi non partivano, finché non si fosse innalzata. 38 Perché la nube del Signore durante il giorno rimaneva sulla Dimora e durante la notte vi era in essa un fuoco, visibile a tutta la casa d’Israele, per tutto il tempo del loro viaggio.

 Commento

Il libro dell’Esodo finisce così. Non è raccontato l’ingresso nella terra promessa. Questo è un altro racconto scritto in un altro libro della Bibbia. Noi aggiungeremo per due giorni due testi che ci propongono un riassunto della vita di Mosè, ma il libro dell’ Esodo finisce qui. È stata una lettura lunga e faticosa, ma spero e penso affascinante. Un grazie a tutti noi.  Forse la conclusione è un po’ deludente, forse ci aspettavamo un finale epico, grandioso come certi film che ti tengono con il fiato sospeso fino all’ultimo e poi ecco arrivare il gran finale che ti fa sorridere e ti fa dire che è proprio una bella storia, un bel film. No, qui non c’è niente di tutto questo. Si conclude con questa immagine della nube che si alza e allora si cammina e se invece non si innalza si sta fermi nell’accampamento. Non sappiamo “perché” la nube s’innalza o non s’innalza dalla Tenda. Una cosa però l’abbiamo capita: abbiamo imparato che anche il fermarsi della nube, anche a lungo non è un “non viaggiare”, perché la realtà e la condizione del viaggio vero è quella di “restare in Lui”. Altrimenti è solo agitazione. Siamo testimoni che la presenza del Signore è fedele e continua: è nube di giorno e fuoco durante la notte. E questo non solo nell’alternanza del tempo, ma anche nella drammatica vicenda del nostro spirito, con i suoi giorni e le sue lunghe notti.  Anche quando in noi tutto è tenebre, la sua luce non cessa di vegliare su di noi.  Questo è il gran finale: ognuno, nell’inevitabile solitudine dell’esistenza, è sempre tra le braccia di Dio. allora  la vera conclusione del viaggio dell’Esodo è la scoperta del vero nome di Dio: colui che è lento nell’ira e grande nell’amore. Fare il nostro viaggio pasquale vuol dire entrare nel mondo di Dio il cui nome è misericordia.

Preghiamo

Per molti sta finendo il periodo delle vacanze. Preghiamo perché possiamo riprendere con serenità e responsabilità i nostri impegni di sempre.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi». Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».

3 pensieri su “Lunedì 24 agosto

  1. sr Rita

    Gli Israeliti seguono i movimenti della Nube. Sembra un atteggiamento di obbedienza, che fa seguito all’attesa, all’osservazione, al discernimento. Di giorno e di notte questo è il segnale: la presenza di Dio segna il passo, indica la direzione di cammino e stabilisce il riposo. Quale nube segna il passo del nostro cammino? Nei giorni di festa, di leggerezza chi seguiamo? E nei giorni di buio, di fatica, di tristezza a chi ci aggrappiamo per non inciampare e cadere?
    Prego per Sr Atena e per mia sorella Sr Silviangela che lunedì si mettono in viaggio per venire in Brasile. Che la Nube della presenza di Dio sia la loro compagnia.

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  2. Elena

    Credo che la nube ed il fuoco accompagnino anche noi ogni giorno. Dio con noi. Però credo anche che spesso rimaniamo sedotti o accecati da altre cose, cosicché non vediamo e non distinguiamo la presenza del Signore nelle nostre vite, sui nostri passi. A volte addirittura la scacciamo, questa presenza “scomoda”, a volte ne proviamo timore e rimaniamo aggrappati ad altre cose pur di non vedere e non sentire….
    Padre, Dio di amore e misericordia, apri il nostro cuore e le nostre menti, affinché possiamo fermarci dal nostro correre dannato e meditare sul tuo permeare le nostre vite.
    Mi unisco alle vostre preghiere, per le sorelle in partenza, per la ripresa di ogni attività lavorativa dopo le vacanze, e vorrei ricordare il piccolo Riccardo, tornato a Dio poco prima di nascere, ancora nel grembo della mamma, e prego per il dolore di questa famiglia, piegata sotto una nube difficile da comprendere….
    Elena

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  3. Giulio

    Grazie per chi ha pregato per noi durante queste vacanze.
    So che è poco, ma accettatelo come segno di rispetto e di affetto.
    Mi unisco alla preghiera per Sr Atena e Sr Silviangela: perché anche in Brasile vivano la Dimora del Signore.

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