domenica 23 agosto

di | 22 Agosto 2015

home2 21 domenica T. Ordinario – Dal vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».  Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre». Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui.  Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

Commento

Il dato che emerge al termine del lungo discorso del pane eucaristico, del pane di vita sembra essere il fallimento del Signore: il linguaggio è duro… volete andarvene anche voi? Altro che folle oceaniche, il vangelo passa attraverso il fallimento della missione. Il suo essere “disceso dal cielo”, per farsi tutt’uno con noi, e diventare cibo che si assimila, nostro pane: tutto questo è difficile per i discepoli, e resta “duro” anche per noi oggi. Il mistero non va addomesticato, ma rispettato. Altrimenti si rischia di sterilizzare qualcosa che invece è vitale. Il cristianesimo è comprensibile solo se in esso c’è qualcosa di incomprensibile, un di più, che eccede la logica. Accostiamoci al Vangelo, alle parole “dure” di Gesù, con la nostra sensibilità tenuta viva, con stupore e turbamento, per non svuotarlo e impoverirlo, perché è energia che deve toccarci, non lasciarci tranquilli, cambiare qualcosa in noi che viviamo di ripetizioni e abitudini. Ed ecco la svolta del racconto: Forse volete andarvene anche voi? In Gesù c’è consapevolezza della crisi, ma vi è  un appello alla libertà: siete liberi, andate o restate, ma scegliete; e seguite quello che sentite dentro! Gesù non ordina quello che devi fare, non impone quello che devi essere, ma ti porta a guardarti dentro: che cosa desideri davvero? Dove va il tuo cuore? Finita la religione delle pratiche esterne e degli obblighi, si apre quella del corpo a corpo con Dio, a tu per tu con la sua vita, fino a diventare una cosa sola con lui. Sono chiamato anche io a scegliere. In questo ci aiuta la stupenda risposta di Pietro: Signore da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna. Tu solo: Dio solo. Un inizio bellissimo. Non ho altro di meglio. È davvero l’affare migliore della mia vita, perché le parole del Signore sono pane di vita e se io le mangio vivo.

Preghiamo

Preghiamo per tutti i profughi di cui sentiamo le loro storie drammatiche in questi giorni.

3 pensieri su “domenica 23 agosto

  1. sr Rita

    ” Signore da chi andremo?” Una simile domanda dice lo smarrimento e la confidenza. Smarrimento perché non si sa chi credere, a chi affidare la propria vita. Ed oggi ci sono ragioni plausibili per questo smarrimento. Confidenza, perché conoscendo un poco Gesù gli si può dar credito. Se non veniamo da te in questa situazione di dolore, di fatica, di tradimento di morte…chi ci può guidare, consolare, salvare? E Pietro aggiunge una professione di fede più grande delle sue capacità:” Tu solo hai parole di vita”.
    Signore, fa che nei nostri smarrimenti sappiamo guardarti in volto e dirti chiaramente: Tu solo!
    Prego per Sr Atena che domani, domenica, in Casa Madre delle Poverelle a Bergamo, riceve il Crocifisso di invio alla missione per due anni qui nella nostra comunità.

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  2. laura

    Grazie Signore per queste Parole , che donano consolazione alla nostra vita ! Aiutaci a serbarle nel nstro cuore , affinche illumino i momenti bui del nostro cammino.
    Una serena domenica a tutti , che porti con se ‘ riposo ed affetto..

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  3. Elena

    Sì, Signore, da chi andremo?
    Questa frase tanto bella, quanto struggente nel suo assoluto bisogno di fiducia e di speranza, ci porta all’essenza stessa della nostra vita.
    Abbiamo percorso tante vie, incrociato tante persone, ma alla fine, Signore, alla fine di tutto, come al principio, del resto, ci sei TU!
    Tu, principio e fine.
    Da chi andremo? Credo sia anche il grido disperato di tutti questi uomini e donne in viaggio verso una speranza ed una vita lontana da guerre e violenze di ogni sorta.
    Allora, Signore, permettici di incarnare, nel profondo senso e rispetto della vita, di ogni vita, un pezzo di TE. Affinché il grido di molti possa trovare attraverso la nostra apertura di cuore e di intelligenza, risposta in Te, Dio della VITA VERA!
    Uomini strumenti di Dio….
    Elena

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