lunedì 23 gennaio

di | 22 Gennaio 2023

esodo 12,1-14

Il Signore disse a Mosè e ad Aronne in terra d’Egitto: 2“Questo mese sarà per voi l’inizio dei mesi, sarà per voi il primo mese dell’anno. 3Parlate a tutta la comunità d’Israele e dite: “Il dieci di questo mese ciascuno si procuri un agnello per famiglia, un agnello per casa. 4Se la famiglia fosse troppo piccola per un agnello, si unirà al vicino, il più prossimo alla sua casa, secondo il numero delle persone; calcolerete come dovrà essere l’agnello secondo quanto ciascuno può mangiarne. 5Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, nato nell’anno; potrete sceglierlo tra le pecore o tra le capre 6e lo conserverete fino al quattordici di questo mese: allora tutta l’assemblea della comunità d’Israele lo immolerà al tramonto. 7Preso un po’ del suo sangue, lo porranno sui due stipiti e sull’architrave delle case nelle quali lo mangeranno. 8In quella notte ne mangeranno la carne arrostita al fuoco; la mangeranno con azzimi e con erbe amare. 9Non lo mangerete crudo, né bollito nell’acqua, ma solo arrostito al fuoco, con la testa, le zampe e le viscere. 10Non ne dovete far avanzare fino al mattino: quello che al mattino sarà avanzato, lo brucerete nel fuoco. 11Ecco in qual modo lo mangerete: con i fianchi cinti, i sandali ai piedi, il bastone in mano; lo mangerete in fretta. È la Pasqua del Signore! 12In quella notte io passerò per la terra d’Egitto e colpirò ogni primogenito nella terra d’Egitto, uomo o animale; così farò giustizia di tutti gli dèi dell’Egitto. Io sono il Signore! 13Il sangue sulle case dove vi troverete servirà da segno in vostro favore: io vedrò il sangue e passerò oltre; non vi sarà tra voi flagello di sterminio quando io colpirò la terra d’Egitto. 14Questo giorno sarà per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazione in generazione lo celebrerete come un rito perenne. Per sette giorni voi mangerete azzimi.

Commento

È l’annuncio della pasqua,  del pesach, il 14 del mese di nisan che corrisponde al nostro aprile. Verrà ricordata ogni anno con un rito speciale. Era una festa che i pastori già praticavano prima della notte della liberazione dalla schiavitù. Era la festa in cui, sacrificando un agnello per chiedere aiuto e protezione, le tribù nomadi con l’arrivo della primavera iniziavano la transumanza. Da questo riusciamo allora a capire che cosa vogliono fare gli ebrei con la richiesta fatta al faraone. Uscire dall’Egitto per celebrare tale festa della transumanza. Faraone dal cuore ormai ostinatamente chiuso non permette tale cosa. E allora Dio grazie a Mosè trasforma questa festa, questo rito della transumanza, nella festa d uscita dall’Egitto, del nuovo cammino verso la terra promessa; si tratta del cammino di liberazione. Questa festa diventa la più grande di tutte le feste di Israele, perché l’atto di liberazione, segna l’inizio di una storia nuova. Sappiamo come verrà celebrata e viene celebrata ogni anno tra gli ebrei, ma sappiamo anche che Gesù sceglie proprio questa festa per dichiarare la nuova pasqua: non ci sarà più bisogno di sacrificare un agnello perché Lui è l’agnello che si sacrifica per tutti.

Preghiamo

Preghiamo per Mattia

3 pensieri su “lunedì 23 gennaio

  1. Elena

    Faccio sempre un po’ fatica a leggere questi passaggi molto crudi della Bibbia. E faccio molta fatica a concepire un Dio che chiede questi sacrifici… La storia è storia, in tutta la sua dura e cruda realtà, ma le azioni di Dio legate all’antico testamento non sempre riesco ad interpretarle senza aiuto teologico. Cerco di collocare nel tempo degli uomini e nella storia gli interventi di Dio, ma alcuni fatti non riesco a pensarli come volontà divina, piuttosto come serie di eventi che ne rendono possibili altri… Come un disegno grande che si manifesta poco a poco attraverso eventi e circostanze favorevoli, magari non proprio casuali, ma comunque molto terrene. Non so…
    Questa notte della Pasqua ebraica è così estrema, così dolorosa, da risultarmi intollerabile come ogni altra crudeltà…
    Una preghiera per Mattia.

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  2. franca

    Condivido le idee di Elena.Devo dire che quando leggo questi passaggi entro in crisi e mi chiedo se è giusto
    ancora leggerli in Chiesa durante la messa, forse altre letture( vite di Santi ,lavori di Volontari ,ecc.) potreb-
    bero trarre l,attenzione e l interesse dei più e dei giovani in particolare

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  3. Antonio.

    Condivido quanto espresso da Elena e Franca. Mi è incomprensibile.
    Antonio.

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