l’ albero della vita

di | 27 Luglio 2020

Oggi ho ascoltato un pezzo di un programma di arte trasmesso dalla radio. A parte il fatto che la radio è uno strumento proprio bello, mi è venuta l’idea di commentare alcune opere d’arte che negli anni mi sono piaciute, che in qualche modo mi hanno segnato. Non sono un critico d’arte alla Giulio Carlo Argan o alla Flavio Caroli, o Achille Bonito Oliva, Sgarbi (che tra l’altro non mi piace) o Philippe Daverio. Guardo, osservo e provo a vedere che cosa arriva al mio cuore. La prima opera d’arte che fa parte del mio bagaglio è l’albero della vita di Klimt. Dipinto per la residenza della famiglia Stoclet a Bruxelles nel 1905. Si tratta di tre pannelli posti nella camera da pranzo per un totale di 7 m. di larghezza. Ma ve lo immaginate a mangiare con di fronte un opera del genere? Doveva essere a dir poco emozionante. Al centro il pannello con l’albero della vita i cui rami dorati arrivano fino agli altri due pannelli. Poi il pannello di sinistra con una danzatrice, intitolato l’attesa e sull’altro lato l’altro pannello con due innamorati abbracciati che si chiama o l’abbraccio o la riconciliazione. Questa la nuda spiegazione. Che cosa è arrivato al mio cuore? L’albero d’oro raggiunge tutti e da vita a tutti. Ma la vita deve essere accolta nella sua pienezza. Sono stato raggiunto un sacco di volte dall’albero della vita ma quante volte ho rifiutato di accogliere fino in fondo la vita. l’albero estende i suoi rami dorati su tutto il creato perché tutto riceva vita. è chiara l’allusione con questo albero all’albero della conoscenza del bene e del male e della vita che appare nella scrittura sacra, nel paradiso. vita e conoscenza. Noi occidentali abbiamo tenuto la conoscenza e abbiamo gettato la vita troppe volte. I rami di questo albero mi sembrano raggi, nuvole, pioggia che cade, onde marine che raggiungono tutto. Perché così è la vita: onda che raggiunge, raggi di luce che rischiarano, nuvole che passano, pioggia che regala sussistenza. la vita è tutte queste cose messe insieme. Uno stupendo albero che canta la vita. la figura solitaria mi da appunto l’idea della solitudine. La sua posizione non è naturale è contorta, si tira indietro perché la solitudine quando arriva ritrae il mio corpo in angoli angusti e tristi. La solitudine allontana dalla vita. la donna è carica di gioielli. Anche qui, quando mi sento solo voglio uscire dalla mia solitudine barando al gioco della vita. mi mostro bello, carico di esteriorità, di gioielli, per essere di nuovo accolto, ma so che non sono io con quei gioielli. In questa figura chiamata attesa anche lo sguardo allontana dall’albero della vita. la solitudine è uno sguardo triste verso se stesso e invidioso verso gli altri due amanti che hanno vinto la solitudine e hanno colmato l’attesa. E poi dall’altra parte del pannello ecco la struggente felicità di una coppia che si abbraccia, che ha vinto la solitudine, che ha colmato l’attesa. Il pannello si intitola abbraccio o riconciliazione. A me piace di più riconciliazione, perché la solitudine è vinta in un abbraccio di riconciliazione. Non è sufficiente abbracciare e basta. serve un’estasi di comunione e di simbiosi come lo sono i corpi dei due amanti. Serve che l’albero della vita regali all’uomo e alla donna l’arte di amare in pienezza. La vita, la conoscenza può vincere la solitudine e l’attesa. L’accoglienza di questo albero della vita e della conoscenza può narrare al nostro mondo che l’uomo può ancora amare, perdonare, riconciliarsi e abbracciarsi per giungere a comunione piena. Un abbraccio con l’amata o l’amato, un abbraccio con il creato, un abbraccio con Dio.

2 pensieri su “l’ albero della vita

  1. Dania

    L’albero della vita…quanti ricordi, quante cose evoca in me e quanti pensieri riaffiorano.
    Ce n’è uno che mi accompagna e che condivido spesso con i bimbi di cui mi prendo cura…si tratta di una canzone che mi è entrata dentro e si chiama “la danza dell’albero” di Fontana (se non ricordo male). La ricordo a memoria ma titolo ed autore a volte mi sfuggono, come in questo momento, come a dirmi che l’essenziale è il contenuto e non il fragile contenitore, la sostanza e non l’apparenza, anche se a volte ancora credo si faccia ed io per prima faccio confusione.

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  2. Miriam

    Il quadro è bellissimo per la tecnica , la rappresentazione e i suoi significati. Già il titolo evoca grandi immagini e riflessioni molto positive e creative. Mi sono ispirata anche io tre anni fa a questa opera di Klimt, quando ho voluto realizzare un quadro molto grande , essendo reduce da un brutto incidente che mi ha costretta in casa per molto tempo . Ho realizzato una mia interpretazione dell’albero della vita di Klimt e questo mi ha dato l’opportunità di pensare e riprendere il significato della Vita stessa. Mi rendo conto che guardare un albero è guardare Madre Natura nella sua pienezza. Ai miei alunni non nascondo il rispetto che dovremmo avere tutti per gli alberi e tutti gli esseri viventi.

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