immobilismo

di | 18 Febbraio 2022

Sembra tutto fermo nell’ orto. E questo mi mette ansia perché ci sono tante cose da fare, ma è tutto fermo. E non riesco proprio a far partire la macchina, nel senso che non riesco a far partire l’attività. È vero che non siamo ancora dentro al pieno del lavoro, ma un po’ di ansia per questo strano immobilismo mi viene. Il motivo? Infiniti, riconducibili tutti al fatto che ci sono infinite cose da fare che impediscono di stare sul pezzo. Mentre scrivo è ora tarda e sono un po’ stanco nella testa. Non riesco a riordinare le idee. Questo stato d’animo mi aiuta a fare una riflessione sulla mia fede. A volte la fede è così come il tempo dell’immobilismo nell’orto. Mi fermo, non vado da nessuna parte, regredisco nella fede. Oserei dire: fede immobile. Sempre pensando alla fede, quando sento dentro di me questo immobilismo mi prende l’ansia. All’inizio è l’ansia di chi si sente incapace e poi l’ansia di chi nel cammino spirituale sembra non produrre niente di buono. Quando mi prende questa ansia spirituale cerco di fare mille cose chiamiamole spirituali, oppure mi lascio andare e non faccio più niente. E ancora, quando sento questo immobilismo spirituale riempio la mia vita con altro che non è la vita di fede, con altro che sembra riempiere un vuoto, vuoto che rimane sempre vuoto. Non conosco il trucco per far ripartire l’orto che al momento è immobile. Non conosco il trucco per far ripartire la vita spirituale, quando dentro di me è ferma. So solo una cosa: che devo ripartire con l’orto e con la vita interiore. Camminando si apre il cammino dice un poeta. Riprendendo il cammino dentro l’orto si aprirà un cammino nuovo, riprendendo un cammino nuovo dentro il mio cuore si metterà in movimento tutta la mia vita interiore.

Un pensiero su “immobilismo

  1. Giorgio

    “…non esiste un sentiero, i sentieri si aprono camminando; sono le tue orme il cammino e niente più. Non c’è cammino, si fa il cammino camminando…camminando si fa il cammino, e volgendo lo sguardo indietro si vede il sentiero, che mai dovrai tornare a calpestare. Non c’è cammino, ma solo scie luminose nell’immenso cielo…”

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