giovedì 5 maggio

di | 5 Maggio 2016

avvento boseScusate, ma ieri sera non funzionava internet

Marco 9,33-37   

33 Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». 34 Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. 35 Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti». 36 E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: 37 «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».

Commento

Attribuiamo un’importanza particolare alla domanda che Gesù rivolge ai discepoli quando giunge con loro a Cafarnao: “Di che cosa stavate discutendo per la strada?”. Non è infatti una strada qualsiasi quella che stanno percorrendo! Stanno andando a Gerusalemme per la Pasqua di morte e di gloria del Signore Gesù! Gesù ha appena annunciato tutto questo per la seconda volta. Ebbene, proprio in questa situazione, proprio per questa “strada”, essi “avevano discusso tra loro chi fosse più grande”! Credo opportuno qui affermare che non si tratta tanto e solo di un problema morale, ma di un dato molto più grave e profondo della condizione umana. Non va dimenticato che per la nostra fede cristiana la sete del potere è il “peccato originale”, è la fonte, il principio di ogni peccato. Annunciando la sua passione e morte Gesù ha capovolto tutto questo. Quando Gesù dice: “Se uno vuol essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti”, ribadisce in modo diretto quello che ha annunciato di Sé.  Ora Gesù questo lo dilata da Sé a tutti: “Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo…”. Ed ecco un segno prezioso che sarà ancora ripreso nel cammino verso Gerusalemme: un bambino. Gesù lo pone in mezzo a loro e lo abbraccia. Questo bambino è il segno di Lui, ed è il segno del Padre che lo ha mandato! Il bambino è il segno della piccolezza di Dio! Del suo farsi piccolo sino a Gesù, e a Gesù crocifisso tra i malfattori

Preghiamo

Preghiamo per tutti i bambini.

4 pensieri su “giovedì 5 maggio

  1. sr Rita

    Di quante cose discutiamo noi….e non sempre ci va di dire gli altri quello di cui stiamo discutendo. Ma la domanda di Gesù aiuta a prendere coscienza della stupidità di certi nostri discorsi. Sembra assurdo, ma è così: davanti all’annuncio della passione di Gesù i discepoli discutono su chi sarà il più grande. Non succede così anche davanti al capezzale di un morente? Chi sarà l’erede dei beni di quel povero cristo che sta morendo?
    Lo Spirito Santo ci renda un poco più sapienti, quando si tratta di scegliere da che parte stare.

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  2. Silvia Coter

    La discussione degli apostoli ha lo stesso contenuto delle nostre. O con altri o anche soli, cerchiamo di far valere la nostra superiorità rispetto ad altri…io faccio qui, io faccio la, se fossi stato io non avrei fatto cosi, io non sono come quello,…insomma io sono più brava, più buona, più e più.
    Signore abbi pietà di noi.

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  3. sr Alida

    Donaci ,Signore di saper stare all’ultimo posto ,certi che lì ci sei Tu….

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  4. Elena

    I piccoli e le nostre supposte grandezze…
    E’ bello questo riportarci di Gesù alla vita minuscola di chi è a servizio. Vita spesa per l’altro, per un bene comune. …
    A volte vedo i miei alunni scannarsi per essere il primo della fila, il primo a prendere il pallone, il primo ad arrivare in classe, il primo ad uscire da scuola… il primo, il primo, il primo….
    Il primo di che? Nascono sempre discussioni, liti, pianti, vendette.
    La Parola di oggi è più che mai viva e reale. Il bisogno di primeggiare e di mostrarsi agli altri, lo stesso.
    Fammi essere come un bambino che ancora non conosce la competizione, Signore, affinchè abbia una vita buona, e più giusta.
    Per i bambini, spinti contro natura, a diventare grandi troppo in fretta, una preghiera, Elena

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