giovedì 3 ottobre

di | 2 Ottobre 2019

Salmo 84 – CANTO DEI PELLEGRINI

Anima mia, canta e cammina. E anche tu, o fedele di chissà quale fede; oppure tu, uomo di nessuna fede: camminiamo insieme. E l’arida valle si metterà a fiorire. Qualcuno – colui che tutti cerchiamo –                         ci camminerà accanto.

1 Al maestro del coro. Su «I torchi». Dei figli di Core. Salmo.

2 Quanto sono amabili le tue dimore,
Signore degli eserciti!

3 L’anima mia anela
e desidera gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente.

4 Anche il passero trova una casa
e la rondine il nido
dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari,
Signore degli eserciti,
mio re e mio Dio.

5 Beato chi abita nella tua casa:
senza fine canta le tue lodi.

6 Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio
e ha le tue vie nel suo cuore.

7 Passando per la valle del pianto
la cambia in una sorgente;
anche la prima pioggia
l’ammanta di benedizioni.

8 Cresce lungo il cammino il suo vigore,
finché compare davanti a Dio in Sion.

9 Signore, Dio degli eserciti, ascolta la mia preghiera,
porgi l’orecchio, Dio di Giacobbe.

10 Guarda, o Dio, colui che è il nostro scudo,
guarda il volto del tuo consacrato.

11 Sì, è meglio un giorno nei tuoi atri
che mille nella mia casa;
stare sulla soglia della casa del mio Dio
è meglio che abitare nelle tende dei malvagi.

12 Perché sole e scudo è il Signore Dio;
il Signore concede grazia e gloria,
non rifiuta il bene
a chi cammina nell’integrità.

13 Signore degli eserciti,
beato l’uomo che in te confida

Commento

I salmi alternano sentimenti disparati e quindi se ieri avevamo un salmo terribile oggi ne abbiamo uno carico di fiducia. È un salmo di un pellegrino che lascia la città di Gerusalemme dopo il pellegrinaggio e loda Dio per quanto ha visto e ne prova una nostalgia unica. Infatti  il desiderio che lo pervade, durante la preghiera, passa attraverso tre tonalità. C’è il desiderio antico, rinfocolato durante il viaggio mentre si attraversava la Valle del Pianto, mentre si passava di fortezza in fortezza, mentre iniziava a scendere la prima pioggia autunnale. C’è il desiderio saziato davanti al Tempio, nell’intimità della preghiera, negli atri ove ferve la liturgia. C’è, infine, il desiderio che rinasce quando, prima di partire per le proprie case, si lascia un addio e un ultimo sguardo a Sion. Perché essere in Gerusalemme  è come essere nel paradiso, nella gioia dell’intimità con Dio. Possono essere affascinanti i palazzi dei potenti o i santuari pagani, ma il poeta ha già fatto, senza esitazione, la sua scelta: «Un giorno negli atri tuoi più di mille ne vale». Un giorno nel tempio del Signore e con il Signore vale più di tutto. Un giorno a Gerusalemme la città della pace sognata vale più di chissà quale tesoro.

Preghiamo

Preghiamo per i sacerdoti.

3 pensieri su “giovedì 3 ottobre

  1. Sr Rita

    Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio
    e ha le tue vie nel suo cuore.
    Che bella questa affermazione: avere le vie del Signore nel cuore.
    Si trova la beatitudine perché si cammina su vie che si amano, che stanno nel cuore. E queste vie sono le vie che il Signore vede buone per noi. Preghiamo perché le vie del nostro cuore siano le stesse che Dio vi pone come germogli di bellezza.

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  2. sr Alida

    Beato chi trova in Te la sua forza ….e tutto questo salmo è tra quelli che mi risuona di più dentro ,la nostra nostalgia del Signore ,il desiderio e la volontà sebbene fragili ,di seguirlo ,di camminare nelle sue vie Questo salmo è un ampio respiro di bene che pure c’è nel mondo ,ma che fatica ad uscire …La nostra sete di ESSENZIALE anche se non ce ne accorgiamo ..Con voi prego per il Papa,per i sacerdoti ,in particolare per te don Sandro e per tutti quelli che hanno incrociato ,o sono sul nostro cammino.

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  3. Elena

    Questo salmo suscita desiderio di intimità, desiderio di tornare a casa, nella casa del Padre. In quella tenerezza senza confronti, alla quale ti puoi abbandonare, e nella quale puoi stare bene, finalmente. Chi ti cerca così, Signore, possa trovare sicurezza, amore, riparo e riposo…
    Una preghiera per i sacerdoti. Per Emanuele e per le persone che lo amano e lo conoscono. Per mia cognata Anna e i suoi figli.

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