giovedì 28 ottobre

di | 27 Ottobre 2021

santi Simone e Giuda – Lc. 6,12-19

In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore. Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.

Commento

Oggi ricordiamo i santi Simone e Giuda. Due apostoli. E quindi lasciamo il vangelo di questo giorno. Simone era detto anche il Cananeo perché proveniente da Cana , oppure anche lo Zelota, perché appartenente al partito degli zeloti, un gruppo che ai tempi di Gesù faceva una lotta armata contro Roma. Di Giuda si dice Giuda di Giacomo, forse fratello dell’apostolo Giacomo, oppure figlio di Giacomo. A volte nei vangeli è identificato con Taddeo. Al di là delle questioni storiche mi sembrano interessanti due questioni. La prima è che discepoli nei vari elenchi sono nominati due a due, a coppia. Questo per dire che l’avventura della chiesa non è mai un’avventura in solitaria, ma di comunità. La chiesa non dovrebbe avere dei leader ma degli amici, dei fratelli. La seconda questione è legata al brano di vangelo di oggi: li chiamò a sé. È Gesù che ci chiama, è lui l’artefice della scelta degli apostoli. Non ci scegliamo da soli, ma siamo scelti dal Signore. Questo per dire che la vita cristiana è un atto di obbedienza al Signore. Non può essere un’invenzione nostra, una nostra bella trovata. Il cammino del discepolo è quello di un’adesione piena al Signore.

Preghiamo

Preghiamo per i malati

2 pensieri su “giovedì 28 ottobre

  1. Elena

    Trovo consolante il fatto che sia il Signore a sceglierci, perché davvero il Suo Amore per noi è più grande di tutte le nostre miserie personali , anche come cristiani. L’amore del Padre è a prescindere e ciò mi fa stare profondamente bene. Non mi esime dalle responsabilità, ma se sbaglio so di poter contare su un amore che redime ed avvicina, e questo è consolante. Per le persone sofferenti e ammalate.

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  2. sr Alida

    Non voi avete scelto ma io ho scelto voi. Sapersi scelti e amati fa bene, che questa consapevolezza cresca sempre più dentro noi per avvicinarci con umiltà a chi ci vive accanto… E accogliere ed essere presi a servizio da loro. Ti preghiamo Signore per tutti i malati e per tutta l’umanità sofferente in particolare per il figlio di Milena e per lei che tornata alla casa del Padre.

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