giovedì 18 giugno

di | 17 Giugno 2020

At 4,1-12                                                   Stavano ancora parlando al popolo, quando sopraggiunsero i sacerdoti, il comandante delle guardie del tempio e i sadducei, 2 irritati per il fatto che essi insegnavano al popolo e annunciavano in Gesù la risurrezione dai morti. 3 Li arrestarono e li misero in prigione fino al giorno dopo, dato che ormai era sera. 4 Molti però di quelli che avevano ascoltato la Parola credettero e il numero degli uomini raggiunse circa i cinquemila. 5 Il giorno dopo si riunirono in Gerusalemme i loro capi, gli anziani e gli scribi, 6 il sommo sacerdote Anna, Caifa, Giovanni, Alessandro e quanti appartenevano a famiglie di sommi sacerdoti. 7 Li fecero comparire davanti a loro e si misero a interrogarli: «Con quale potere o in quale nome voi avete fatto questo?». 8 Allora Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani, 9 visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato, 10 sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato. 11 Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d’angolo. 12 In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati».

Commento

Credo si debba portare la nostra attenzione più profonda a quel versetto dove si dice che i “capi” sono irritati con Pietro e Giovanni perché insegnano al popolo e perché annunciano in Gesù la risurrezione dei morti. Mi sembra necessario qui porsi subito una domanda: questa irritazione è legata direttamente a problemi di “ortodossia” della fede ebraica, o si tratta di un sentimento negativo che nasce dal cuore dell’uomo ? Io credo si tratti della seconda ipotesi. E credo che la presenza sovrabbondante di personaggi legati al potere sia oggi il senso profondo di quello che accade. È il potere che rende ostinato il cuore dei capi. Consideriamo innanzitutto il fatto che i due discepoli di Gesù “insegnano al popolo”. E’ interessante notare che l’obiezione non è qui riguardo al contenuto dell’insegnamento, ma al fatto stesso che insegnino. Si rivendica cioè un diritto esclusivo del potere ad insegnare! Sembra che solo qualcuno ha diritto ad insegnare! L’altro motivo di opposizione è questo annuncio “in Gesù della risurrezione dai morti”. Qui ci troviamo davanti al punto supremo del mistero di Dio e della storia, di Dio e dell’umanità, dell’umanità e della sua sorte. Il punto capitale è che il potere come è affermato e giustificato dalle sapienze della mondanità è il potere della morte. E la morte, per questo, deve essere assolutamente l’ultima parola. La Pasqua del Signore è la suprema “insubordinazione” ai poteri del mondo appunto perché nega alla morte il potere ultimo e decisivo. La resurrezione è un potere più forte della La Risurrezione esige due cose: che nessuno si arroghi il potere della condanna. E, quindi che la nota forte, irrinunciabile, della fede di Gesù sia quella della misericordia di Dio, come potenza più forte della morte.

Preghiamo

Preghiamo per i sacerdoti a i laici nella chiesa

3 pensieri su “giovedì 18 giugno

  1. sr rita

    Annunciare che Gesù è vivo è la nostra missione. Se qualcuno si irrita per questa verità, non perdiamo il coraggio di mantener fede alla nostra identità di discepoli. Prego per i Sacerdoti che hanno la voglia di portare sulle proprie spalle il cambiamento necessario alle chiese locali. Lo Spirito li sostenga. Un ricordo per mia sorella Carolina nell’anniversario di sua morte.

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  2. Elena

    Anche a me colpisce l’irritazione dei potenti. Del resto, viene messo in discussione il potere, anzi, viene restituito a chi veramente lo detiene: un Dio misericordioso e buono, capace di sanare gli storpi e di resuscitare dai morti, capace di offrire la salvezza nel nome di Gesù e sotto la cura dello Spirito. Ma si sa, da sempre ai potenti duole la verità…Prego per i sacerdoti, il cui compito è servire, non governare. Ricordo Carolina e Teresa.

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  3. sr Alida

    Ogni giorno dire con la nostra vita che Gesù è vivo ,Nella fede ,con la nostra presenza se umile e silenziosa ,ci pensa il Signore a volte a parlare .Rendimi umile Signore per annunciarti meglio …Con voi prego per tutti sacerdoti in particolare per don Claudio ,per Carolina e Teresa .

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