giovedì 18 agosto

di | 17 Agosto 2016

home2Siracide 10. 19 – 25

19Quale stirpe è degna d’onore? La stirpe dell’uomo.
Quale stirpe è degna d’onore? Quelli che temono il Signore.
Quale stirpe non è degna d’onore? La stirpe dell’uomo.
Quale stirpe non è degna d’onore? Quelli che trasgrediscono i comandamenti.
20Tra i fratelli viene onorato chi li comanda,
ma agli occhi del Signore quelli che lo temono.
21Principio di gradimento è il timore del Signore,
principio di rifiuto l’ostinazione e la superbia.22Il ricco, il nobile, il povero:
loro vanto è il timore del Signore.
23Non è giusto disprezzare un povero che ha senno
e non conviene onorare un uomo peccatore.
24Il principe, il giudice e il potente sono onorati,
ma nessuno di loro è più grande di chi teme il Signore.
25Uomini liberi serviranno uno schiavo sapiente
e chi ha senno non protesterà.

Commento

Il testo pone in antitesi due realtà che tante volte noi confondiamo e non comprendiamo nella loro vera accezione.  L’onore e il disonore. Noi pensiamo che l’onore è il non farsi calpestare, mentre il disonore è l’uomo che non sa farsi rispettare. L’uomo onorato in genere è il potente di turno a cui l’uomo semplice offre i suoi servigi. Nel testo di Siracide la differenza tra uomo onorevole e onorato e uomo disonorato è tutta giocata sul piano religioso. L’uomo onorevole è colui che teme il signore e che vive tutto quanto sa di umano. L’uomo disonorevole è colui che continuamente si oppone alla volontà di Dio.  In questo senso saltano le categorie di potente, sapienti, poveri, schiavo o principe. La vera differenza consiste nella capacità di ascoltare e fare la Parola. Quindi è vero che nella sacra scrittura rimangono le categorie con cui gli uomini hanno suddiviso il mondo: povero e ricco, potente e semplice, ma tutte sono soggette alla volontà di Dio. Quindi può esistere un povero saggio perché teme il Signore e al contrario un ricco insipiente perché non teme il Signore e viceversa un povero insipiente e un ricco saggio.  Insomma i criteri umani di fronte alla scrittura sacra saltano tutti. Mi sembra bello pensare che tutti possiamo acquisire sapienza e  onore semplicemente non per merito o per diritto di appartenenza a qualche categoria speciale, ma per grazie e sottomissione a Dio.

Preghiamo

Preghiamo per tutti gli ammalati

3 pensieri su “giovedì 18 agosto

  1. sr Rita

    L’uomo può essere onorato o disprezzato, così come il potente, i ricco, il povero…Non è la condizione sociale che fa di un uomo un esser importante o reietto: è come uno vive in relazione a Dio e al prossimo. Come sarebbe bello il mondo se ciascuno si valutasse e venisse valutato per il suo stile di vita e di relazione buona. Sembra un sogno irrealizzabile, ma nel nostro piccolo, qualche volta scoprivano che questo è vero. E tiriamo un sospiro di speranza.

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  2. Elena

    Queste realtà in opposizione mi fanno pensare ai nostri criteri , sempre un po’ scriteriati ,di giudizio, così diversi da quelli che Dio pensa per noi. Dio e rivoluzionario, sempre. E mi piace pensare Dio in termini di stupore e di originale libertà. La stessa cui, credo, un po’ tutti aspiriamo.
    Grazie Signore, per il tuo pensiero liberante…
    Prego per gli ammalati e per chi, giunto alla fine del cammino, sente tanta paura. Aiutaci, Padre, a non temere di incontrarti!

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  3. sr.Alida

    Quanti opposti,controsensi ,nel nostro vivere,nelle relazioni ..Ma gli occhi lo sguardo del Signore su noi è ciò che conta ,Ogni uomo nella condizione in cui si trova ,può vivere di questo sguardo benevolo,misericordioso ,vero, per una sola ricerca :essere a Lui gradito..Mentre prego per tutti gli ammalati ,prego anche perchè pensiamo al Suo sguardo su noi .

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