Siracide 10,6-18
6Non irritarti con il tuo prossimo per un torto qualsiasi
e non fare nulla in preda all’ira.
7Odiosa al Signore e agli uomini è la superbia,
l’uno e gli altri hanno in odio l’ingiustizia.
8Il regno passa da un popolo a un altro
a causa delle ingiustizie, delle violenze e delle ricchezze.
Niente è più empio dell’uomo che ama il denaro,
poiché egli si vende anche l’anima.
9Perché mai si insuperbisce chi è terra e cenere?
Anche da vivo le sue viscere sono ripugnanti.
10Una lunga malattia si prende gioco del medico;
chi oggi è re, domani morirà.
11Quando l’uomo muore,
eredita rettili, belve e vermi.
12Principio della superbia è allontanarsi dal Signore;
il superbo distoglie il cuore dal suo creatore.
13Principio della superbia infatti è il peccato;
chi ne è posseduto diffonde cose orribili.
Perciò il Signore ha castigato duramente i superbi
e li ha abbattuti fino ad annientarli.
14Il Signore ha rovesciato i troni dei potenti,
al loro posto ha fatto sedere i miti.
15Il Signore ha estirpato le radici delle nazioni,
al loro posto ha piantato gli umili.
16Il Signore ha sconvolto le terre delle nazioni
e le ha distrutte fino alle fondamenta.
17Le ha cancellate dal consorzio umano e le ha annientate,
ha fatto scomparire dalla terra il loro ricordo.
18Non è fatta per gli uomini la superbia
né l’impeto della collera per i nati da donna.
Commento
Forse il riferimento al regno, ai regnanti e alla loro superbia è legato ad un fatto storicamente avvenuto e di cui Ben Sirà è stato protagonista. Intorno al 170 A. C. salgono al potere a Gerusalemme i re della dinastia dei Seleucidi. Erano di origine siriana. In particolare si fa riferimento al re Antioco 3° . si trattava di una dinastia ricca e arrogante. Ma soprattutto tale re vuole derubare il Tesoro del Tempio di Gerusalemme. Da qui si capisco le parole contro la superbia e la ricchezza. La superbia è l’atto di chi sempre e in ogni caso è sempre più grande di ogni altro. E la ricchezza sappiamo bene quanto è criticata nella sacra scrittura. L’osservazione che fa il testo è che tutto alla fine passa e non dobbiamo attaccare il cuore alla ricchezza. È vero tutto passa e a noi che cosa rimane? Anche il più grande e potente si ammala, anche il grande re passa e allora vale la pena non di diventare superbi per quello che si ha, ma di ringraziare Dio per quello che siamo. nel testo vi è come un’anticipazione del magnificat di Maria: Il Signore ha rovesciato i troni dei potenti, al loro posto ha fatto sedere i miti. E questo mi fa pensare che ci sono come dei valori universali che rimangono validi per ogni epoca e per ogni momento della vita umana. Uno di questi valori universali è la mitezza contro la superbia e arroganza. Addirittura il versetto finale di oggi ci dice che Non è fatta per gli uomini la superbia né l’impeto della collera per i nati da donna. Cioè, che superbia e collera non appartengono all’ordine naturale delle cose; invece è altro che appartiene alla creazione: l’umiltà, la semplicità e la gratitudine.
Preghiamo
Preghiamo per tutti coloro che sono perseguitati a causa del loro pensiero e delle loro idee.
Umiltà e mitezza sono presentati come valori che fanno l’uomo, che fanno le nazioni, che fanno la pace. Ma noi siamo testimoni di ben altri criteri: superbia, potere, denaro, menzogna, prevaricazione….questi si che sono mezzi che fanno grandi gli uomini di ogni tempo!!! Ma alla fine l’eredità per tutti sono i vermi! Siracide ha una logica tremenda, concretamente vera…Ci sia dato di apprendere la sapienza che ci viene da questo libretto, piccolo e potente. Preghiamo per i governanti e per noi, sempre tentati di superbia e potere.
Superbia e desiderio di potere e ricchezza permeano, anche nel piccolo, i nostri cuori. Credo che poche persone possano dire con onestà che neanche una volta le ha sfiorate il desiderio di avere qualcosa in più, qualcosa che non possedevano. Ma potere, ricchezza e superbua e arroganza non si conciliano né con una vita pacifica, onestissima, lavoratrice, umile , né con i reali bisogni di una vita buona e fertile, operosa. I superbi vanno oltre, schiacciano le persone, mentono, opprimono, sfruttano, rendono la propria vita e quella altrui un inferno. E per cosa? Per finire come tutti, lasciando qui ogni cosa e finendo col tornare la terra che eravamo . Come tutti.
Quante volte, allora, mio Dio, mi dimentico di essere solo terra nelle tue mani, viva solo per Tua volontà, plasmata per servire molte vite, molte persone e per la loro gioia. Se solo ricordassi di più quanto sono stata regalata alla vita e al mondo, sarei ancora più gioiosa e fertile negli affetti….
Prego per tutti coloro che non ricordano quanta gioia porta la propria vita in quella degli altri. Prego per chi crede sempre di poter comprare tutto, anche l’amore o di potersi appropriare di tutto con la forza. Prego per la loro tristezza e solitudine e per il dolore che influggono a chi ne subisce le azioni.
Gli umili e i miti rivolgono il cuore al loro Creatore..coscienti che tutto passa,contenti e grati per quello che sono e che ricevono …Mentre mi unisco alle intenzioni di oggi ,chiedo al Signore un pò di questa saggezza,per me ,per noi ,per chi ha compiti importanti nella Chiesa e nella società .