giovedì 17 maggio

di | 16 Maggio 2018

profeta geremia iconaGer 36,20-32                                           

20 Essi poi si recarono dal re nell’appartamento interno, dopo aver riposto il rotolo nella stanza di Elisamà lo scriba, e riferirono al re tutte queste cose.  21 Allora il re mandò Iudi a prendere il rotolo. Iudi lo prese dalla stanza di Elisamà lo scriba e lo lesse davanti al re e a tutti i capi che stavano presso il re. 22 Il re sedeva nel palazzo d’inverno – si era al nono mese – con un braciere acceso davanti. 23 Ora, quando Iudi aveva letto tre o quattro colonne, il re le lacerava con il temperino da scriba e le gettava nel fuoco sul braciere, finché non fu distrutto l’intero rotolo nel fuoco che era sul braciere. 24 Il re e tutti i suoi ministri non tremarono né si strapparono le vesti all’udire tutte quelle cose. 25 Eppure Elnatàn, Delaià e Ghemarià avevano supplicato il re di non bruciare il rotolo, ma egli non diede loro ascolto. 26 Anzi ordinò a Ieracmeèl, un principe regale, a Seraià figlio di Azrièl e a Selemia figlio di Abdeèl, di arrestare Baruc lo scriba e il profeta Geremia, ma il Signore li aveva nascosti. 27 Questa parola del Signore fu rivolta a Geremia dopo che il re ebbe bruciato il rotolo con le parole che Baruc aveva scritte sotto la dettatura di Geremia: 28 Prendi di nuovo un rotolo e scrivici tutte le parole di prima, che erano nel primo rotolo bruciato da Ioiakìm re di Giuda. 29 Contro Ioiakìm re di Giuda dichiarerai: “Dice il Signore: Hai bruciato quel rotolo, dicendo: Perché vi hai scritto queste parole: Certo verrà il re di Babilonia e devasterà questo paese e farà scomparire da esso uomini e bestie? 30 Per questo dice il Signore contro Ioiakìm re di Giuda: Egli non avrà un erede sul trono di Davide; il suo cadavere sarà esposto al calore del giorno e al freddo della notte. 31 Io punirò lui, la sua discendenza e i suoi ministri per le loro iniquità e manderò su di loro, sugli abitanti di Gerusalemme e sugli uomini di Giuda, tutto il male che ho minacciato, senza che mi abbiano dato ascolto”. 32 Geremia prese un altro rotolo e lo consegnò a Baruc figlio di Neria, lo scriba, il quale vi scrisse, sotto la dettatura di Geremia, tutte le parole del libro che Ioiakìm re di Giuda aveva bruciato nel fuoco; inoltre vi furono aggiunte molte parole simili a quelle.

Commento

Il re riceve il rotolo con la lettera di cui abbiamo parlato ieri. Egli, con i suoi dignitari sta davanti ad un braciere acceso perché era inverno. In quel braciere viene bruciata la lettera di Geremia mano a mano che vien letta. Non si ascolta la parola del Signore, ma si brucia tale parola. La Parola che ieri si presentava tanto potente appare ora fragile nelle mani di chi, invece di lasciarsi intimorire da essa, la lacera, la distrugge; si tratta di una lacerazione continua fino alla distruzione totale. Il re non può accogliere la parola del Signore. Questa opera di distruzione da parte del re, vorrebbe raggiungere anche Geremia  e Baruc, ma essi “sono nascosti dal signore” L’uomo può distruggere tutto.  E questa è la misericordia di Dio, affinché non sia la morte dell’ultima parola. Così verrà scritto di nuovo! é profezia della morte e della risurrezione del Signore.  Ma la parola non può essere distrutta definitivamente. Ecco allora a conclusione di questo testo il nuovo rotolo. Così era stato anche per le tavole del Sinai … E anche l’annuncio che a quelle antiche parole, saranno aggiunte “molte parole simili a quelle”: è profezia sia del Nuovo che del vecchio Testamento.

Preghiamo

Preghiamo per Teresa e Giovanni

3 pensieri su “giovedì 17 maggio

  1. srAlida

    La Parola non ascoltata si distrugge e distrugge,,Dio riscrive di nuovo un progetto che ci riporta a un centro ,a una speranza e alla conversione….se lo vogliamo ..Aiutaci Signore nell’ascolto della Tua Parola e fa che accogliamo la conversione che ci proponi …Prego per Sveva ,per per Teresa e Giovanni

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  2. sr Rita

    Tal volta anche noi pensiamo che distruggendo le parole che ci scomodano possiamo stare tranquilli. Ma Dio ci ha troppo a cuore per lasciarci perdere, pertanto scrive di nuovo, parla di nuovo, manda di nuovo messaggeri. Grazie Signore per questa tua amorosa testardaggine.

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  3. . Elena

    La verità ferisce, spesso uccide qualcosa, qualche relazione o ciò che restava di questa. Vuole essere distrutta, messa a tacere, estinta per sempre. Ma la tenacia della verità è nella sua giustizia,la sua vita per sempre. Si riscrive e si rivede sempre. E il Signore non può far tacere la sua giustizia, né lasciare che vada perduta. Chiede all’uomo che venga riscritta, che venga rinnovata e che duri per il resto del tempo. Chiede che venga ascoltata e vissuta di nuovo. È davvero tenace il Signore, duro a lasciarci andare….
    Grazie!
    Preghiamo per chi ci viene affidato ogni giorno, attraverso piccoli e grandi incontri e relazioni. Unisco le mie alle vostre intenzioni di preghiera.

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