giovedì 16 marzo

di | 15 Marzo 2017

fioriMatteo 13,24-30                                                                               

24 Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. 25 Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. 26 Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. 27 Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. 28 Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. 29 “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. 30 Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponételo nel mio granaio”».

Commento

Sembra che ci sia sempre bisogno di un nemico, così è anche della parabola di oggi. Qui il  nemico è il seminatore del seme cattivo e quindi la causa di quello che noi genericamente chiamiamo il “male”. Noi continuiamo a supporre l’uomo come “libero” e quindi sempre responsabile di quello che è, che vive e che compie, dimenticando questa “schiavitù” nella quale si trova a motivo della potente azione negativa del “Nemico”. Questo nemico viene chiamato “il Male” o “il Maligno”, o “il diavolo”  Per questo motivo il “seme” seminato dal Signore nel suo campo non è più semplicemente il “seme”, ma si qualifica qui come il “seme buono”. E di terreni ce n’è uno solo, quello del padrone del campo, che quindi ha seminato “del buon seme nel <suo> campo”.  L’agire del Nemico è negativo, efficace, e nascosto. E perciò esposto a tante interpretazioni sbagliate, come per esempio il pensiero che il terreno sia cattivo. Il Male è male ed è il frutto negativo di quanto abbiamo ascoltato. Il tema è importante, e i servi fanno una domanda importante – “da dove viene la zizzania?” da dove viene il male? Ed ecco il cuore della parabola: l’ipotesi umana è che sia opportuno, doveroso, necessario, inevitabile, o semplicemente “buono”, andare a raccogliere e a eliminare la zizzania, togliere il male La risposta è netta e assoluta: “No!”. La ragione di questa proibizione severa è assoluta, e rivela un dato di grande importanza: piante buone e piante cattive hanno tra loro somiglianze tali che si rischia di portar via la pianta buona insieme alla cattiva! Questo problema è insuperabile e quindi la disposizione resta ferma. Dobbiamo molto pregare e riflettere su questa disposizione così assolutamente contraria al nostro istinto. Così opposta a quello che si pensa essere la cosa più urgente, necessaria e buona da compiere: estirpare il male!

Preghiamo

Preghiamo per la mamma di elena

4 pensieri su “giovedì 16 marzo

  1. sr Rita

    Lasciate che l’uno e l’altra crescano insieme. Quante volte ho al tentazione di separare i buoni dai cattivi…di giudicare ciò che è bene e ciò che è male.. di attendere che il cattivo di turno se ne vada via e mi lasci in pace…Invece Gesù dice di lasciarci crescere insieme, gli uni con gli
    altri. Infatti oggi posso essere io il buono ma domani sarò il cattivo di cui qualcuno vorrebbe liberarsi. Signore, donaci di crescere insieme nella pazienza dell’amore. Preghiamo per la mamma di Elena e per tutti i bisognosi.

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  2. Elena

    È necessario che il bene e il male convivano nel terreno di ciascuno di noi. Nelle proprie vite, nel proprio cuore. Moltissime volte abbiamo sentito la frase: muoiono tante brave persone, tanti giusti, perché il Signore non porta via i cattivi? Allora ripenso anche io al terreno, che è uno solo, ed è come il nostro cuore, nel quale devono convivere bene e male, seme buono e zizzania, e la nostra scelta è fondamentale per alimentare, curare e distinguere ciò che è buono. Noi conviviamo dentro e fuori con il bene e con il male. Ma abbiamo avuto il dono del discernimento.
    Il resto, il giudizio, non è affare nostro. Appartiene solo al Signore… come tutta la nostra vita, del resto. Ringrazio per le preghiere che accompagnano la mamma verso il dolce volto di Dio….

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  3. Pinuccia

    Dopo la semina è necessario attendere il tempo della mietitura. Quante volte vorrei mietere prima del tempo, invece devo imparare ad attendere e ad avere fiducia nel Signore che solo sa conoscere i tempi. Prego per la mamma di Elena e per tutti coloro che n fanno fatica ad attendere.

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  4. sr Alida

    ” Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme ”
    Se l’amorevole disegno del Signore è così,accogliamola nostra povera vitae quella di tutti ,vedendola come buona opportunità di crescita verso Lui ,vero bene …storie di cadute ,di riprese, di inizi ,ogni mattino ,ogni stagione ,ogni età ,fidarsi a pieno di Colui che sà sconfiggere ,separare il male a suo tempo…Preghiamo perchè gli permettiamo di compiere la Sua opera di salvezza .Mi. unisco alla preghiera per la mamma di Elena .

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