giovedì 1 dicembre

di | 30 Novembre 2016

lorenzo_lotto-nativita_1523 siracide 45,23-26; 461-10

23Fineès, figlio di Eleàzaro, fu il terzo nella gloria,
per il suo zelo nel timore del Signore,
per la sua fermezza quando il popolo si ribellò,
per la bontà coraggiosa della sua anima;
egli fece espiazione per Israele.
24Per questo con lui fu stabilita un’alleanza di pace,
perché presiedesse al santuario e al popolo;
così a lui e alla sua discendenza fu riservata
la dignità del sacerdozio per sempre.
25Per l’alleanza fatta con Davide,
figlio di Iesse, della tribù di Giuda,
l’eredità del re passa solo di figlio in figlio,
l’eredità di Aronne invece passa a tutta la sua discendenza.
26Vi infonda Dio sapienza nel cuore,
per giudicare il suo popolo con giustizia,
perché non svanisca la loro prosperità
e la loro gloria duri per sempre.

 Valoroso in guerra fu Giosuè, figlio di Nun,
successore di Mosè nell’ufficio profetico;
secondo il suo nome, 
egli fu grande per la salvezza degli eletti di Dio,
compiendo la vendetta contro i nemici insorti,
per assegnare l’eredità a Israele.
2Com’era glorioso quando alzava le sue braccia
e brandiva la spada contro le città!
3Chi prima di lui era stato così saldo?
Egli guidava le guerre del Signore.
4Al suo comando non si arrestò forse il sole
e un giorno divenne lungo come due?
5Egli invocò l’Altissimo, il Sovrano,
mentre i nemici lo premevano da ogni parte;
lo esaudì il Signore grande
con una grandinata di pietre poderose.
6Egli piombò sulla nazione nemica
e nella discesa distrusse gli avversari,
perché le nazioni conoscessero tutte le sue armi
e che la loro guerra era contro il Signore.
Egli infatti marciò dietro al Sovrano
7e nei giorni di Mosè compì un’opera di misericordia:
egli e Caleb, figlio di Iefunnè,
opponendosi all’assemblea,
impedendo che il popolo peccasse
e calmando le maligne mormorazioni.
8Solo loro due furono salvati
fra i seicentomila fanti,
per far entrare il popolo nell’eredità,
nella terra in cui scorrono latte e miele.
9Il Signore concesse a Caleb una forza
che l’assistette sino alla vecchiaia,
perché raggiungesse le alture del paese;
così la sua discendenza possedette l’eredità,
10affinché tutti i figli d’Israele sapessero
che è bene seguire il Signore.

Commento

Fines è poco conosciuto. Il linea di successione l’ordine sacerdotale dopo Aronne conosce Eleazaro, poi Fines. È descritto come colui che impone anche con la forza la legge di Mosè e difende in maniera forte ed unica l’alleanza del Sinai tra popolo e Dio. Il libro del siracide descrivendo l’operato di Fines ne toglie tutta la parte violenta e fa risaltare solo quella parte che parla della sua investitura sacerdotale.  Emerge quindi come esempio di fedeltà al signore e alla legge. Poi si parla di Giosuè. Servitore di Mosè, condurrà tutte le battaglie  per entrare nella terra promessa. La storia è molto chiara: non è che gli altri popoli hanno fatto spazio agli ebrei che volevano entrare nella terra di Palestina. Si è trattato invece di una guerra di conquista vera e propria e Giosuè è il condottiero forte e coraggioso. Siracide dice che Giosuè è un profeta che vince nel nome del Signore, della sua fedeltà al Signore. E poi vi è questo Caleb, poco conosciuto. È colui che insieme a Giosuè incoraggia il popolo a continuare a fidarsi di Dio, a credere nella sua alleanza. Se leggete il libro di Giosuè e il libro dei numeri trovate tutte queste indicazioni. Voglio fare queste considerazioni. I personaggi descritti sono i testimoni  di un momento storico particolare per Israele, quello dell’ingresso nella terra promessa dopo i 40 anni trascorsi nel deserto. Non è un momento facile perché è segnato da guerre, da conquiste, da momenti di storia che sembrano narrare l’epopea di un popolo finalmente vincente dopo il periodo di schiavitù.  Il dato religioso che rimane è quello che tutto ruota attorno al dato della fedeltà o meno all’alleanza con Dio. Detta in maniera molto grezza: quando il popolo è fedele a Dio vince, quando non è fedele perde. La fedeltà a Dio insomma  è la misura della vita di questo popolo.

Preghiamo

Preghiamo per i nostri figli

3 pensieri su “giovedì 1 dicembre

  1. sr Rita

    “Vi infonda Dio sapienza nel cuore,per giudicare il suo popolo con giustizia,” Rivolgo a Dio questa preghiera per i sacerdoti, per i governanti, per coloro che hanno qualche autorità affinché accompagnino il cammino dei fratelli verso la sapienza.

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  2. sr.Alida

    “Infonda Dio sapienza nel cuore ,…concesse forza,l’assistette fino alla vecchiaia,affinchè tutti sapessero ,che è bene seguire il Signore… passare la testimonianza alle generazioni non è mai stato semplice .Far memoria di persone dell’A.T.che nonostante tutto sonorimaste fedeli ,ravviva lanostra speranza .Infonda il Signore che è Padre sapienza nei cuori ,perchè possiamo anche noi ,chi ci governa ,educatori ,genitori ….passare il dono della fede ,ai figli ,ai nostri giovani .

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  3. Elena

    “Vi infonda Dio sapienza nel cuore….”
    La sapienza è un dono del Signore…. ma va cercata, voluta, costruita. Richiede fatica, pazienza, cura, tempo… ne parlavo ieri sera in famiglia. Un minuscolo seme non cambia il mondo, ma produce frutto, molto frutto e molti altri semi se viene curato e coltivato, se gli si riservano nutrimento ed attenzioni. Il tutto sta dentro di noi, come seme di Dio. Un seme che può espandersi e germogliare in molti cuori. Solo se noi lo vogliamo.Chiedo al Signore la forza e la tenacia, la fedeltà ed il tempo, per far germogliare e fruttificare il seme che ha posto nei cuori di ciascuno….

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