Certo che sei proprio un provocatore, caro Geremia. E’ vero che è il tuo mestiere di profeta, ma non puoi spingere così sulla provocazione. Dalla scelta fino al tradimento ed ora la fedeltà. È vero, sono le tue parole, le tue invocazioni ad un popolo che ha come smarrito il senso della vita e si agita come canna al vento, senza sapere bene dove andare, però ti chiedo: cerca anche di essere tranquillo, di non arrivare fino in fondo alla verità; se puoi un po’ della verità delle cose tienila dentro di te. Ed invece no, tutto quello che senti nel tuo profondo e che viene da Dio tu lo rilanci a tutti. E così ci incontriamo con la tua fedeltà e la fedeltà richiesta a tutti noi. Nella tua parola tu parti dall’infedeltà e dici così: «Alza gli occhi sui colli e osserva: dove non sei stata disonorata? Tu sedevi sulle vie aspettandoli… Così hai contaminato la terra con la tua impudicizia e perversità» la tua parola e la parola sacra non ha paura di partire dall’uomo qual è, e da lì chiamarlo per nome: «Ritorna, Israele ribelle. Io non guardo più a voi con rancore, ma sono benevolo» è come un binomio : fedeltà e infedeltà, o forse infedeltà e fedeltà. Possiamo usare tante parole per dire la vita, tante cose possiamo narrare di noi stessi, ma credo che questa parola o questo binomio, fedeltà e infedeltà, sono i due tratti della vita stessa, i due movimenti principali. Credo e mi fido, o mi affido, stabilisco un patto e cerco per quanto mi è possibile di rimanere fedele a questo patto. Caro Geremia avevo fatto un patto con questo pezzo di terra qui a Rosciano, il patto di perdermene cura, ma non so se riuscirò a rimanere fedele a questo patto. non c’è acqua, tutto è secco, tutto sta morendo piano piano ed è una sofferenza grande. Lo so che ci sto provando a mantenere il patto, di essere fedele alla promessa fatta, ma non so bene da che parte girarmi, che scelte fare per il futuro, per i giorni a venire. Voi direte che questa rispetto alle grandi fedeltà è una piccola cosa. Io credo che il buon Geremia con le sue parole vere, forse non d’accordo sul fatto che è una piccola cosa; so che è d’accordo con me, quando dico che abbiamo rotto il patto di fedeltà con madre terra, siamo infedeli a questa promessa di custodire il creato, e questa è la prima delle fedeltà, da qui derivano tutte le altre. Fedeltà come patto fondativo fondante la relazione tra noi e madre terra, patto fondativo che in questo secolo è stato disatteso. Siamo degli infedeli a quel patto fondativo tra noi e madre terra. Geremia ha parole dure contro l’infedeltà al patto fondativo, ma ci viene incontro anche con parole di speranza, che richiedono però una conversione, un ritorno al patto fondativo.