efficienza

di | 20 Marzo 2022

Mi guardo in giro. La natura fa lentamente il suo corso. Il prugno incomincia a fiorire, arriva il giorno di San Giuseppe e si incominciano a piantare le patate e poi tutto seguirà lentamente il suo corso. Ho volutamente scritto per due volte la parola lentamente perché quest’anno tutto è lento a causa della siccità e del freddo. Ma di questo risveglio parlerò più avanti. Ci incontriamo come volontari per una mattinata di approfondimento, poi vengono dei ragazzi per fare un’esperienza in mezzo alla terra e degli amici mi aiutano. Sa di efficienza tutto questo? Oggi esiste un banco di prova speciale che valuta tutto il nostro agire, che valuta il nostro lavoro, che tenta di valutare anche le nostre relazioni. Ed è quello dell’efficienza. Solo chi è efficiente sta sul mercato, solo le organizzazioni efficienti sopravvivono. Solo una relazione “efficiente” e a volte funzionale è sostenibile. Così sembra pensare ed agire il nostro mondo. Ma è giusto questo criterio unico? Mi guardo in giro qui nell’orto di Rosciano: se penso ad un efficienza intesa in questo modo sono sicuro che perderei subito dei pezzi per la strada. Dei pezzi ambientali: per far rendere un orto devo usare sostante chimiche a adatte a produrre, ma perderei subito per strada le mie api che sicuramente non vanno d’accordo con i pesticidi. Perderei dei pezzi umani: quanti dei miei ragazzi stanno dentro in questo criterio di efficienza inteso come capacità di rendere e di produrre? E poi perderei  per strada relazioni amicali forti. Si tratta di tutte quelle persone che passano anche solo per un attimo da queste parti. Rimango dell’idea che l’efficienza è importante, ma la parola vera da usare non è efficienza, ma efficacia. Questa parola indica infatti uno sguardo diverso su quanto sto facendo. Indico due direzioni di efficacia. Un sistema di qualsiasi tipo è efficace nella misura in decide insieme e poi delega nella fiducia. I volontari non arrivano dopo le decisioni prese a livello “alto” diremmo istituzionale, ma partecipano alle decisioni e attuano decisioni. Chiamo questo efficacia delle decisioni. Esiste poi un secondo esempio. Riguarda la libertà. È efficace una libertà che può scegliere, che può costruire, che può realizzare e non invece una libertà che permette solo di muoversi dentro quello che posso o non posso fare. Infatti la negazione della libertà come autorealizzazione toglie dignità e impedisce una crescita della singola persona. La possibilità di una valorizzazione della persona aiuta la crescita di un persona. Forse a Rosciano perdiamo in efficienza produttiva, ma speriamo di guadagnare in efficacia nei confronti della crescita delle persone

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