e poi il sogno svanisce

di | 15 Luglio 2022

Queste lettere a Geremia forse per qualcuno hanno un carattere troppo “religioso” non parlano dell’orto o di altro. Narrano della passione di un uomo, Geremia, appunto, che ci ricorda come esiste un mondo  che è quello del desiderio dell’uomo e del desiderio di Dio, che in qualche punto della storia sono chiamati ad incrociarsi. Tu caro Geremia, uomo laico del tuo  tempo, ma profondamente credente, ci ricordi  questo desiderio, ce lo ricordi quando ci parli del primo amore, ma lo ricordi anche quando questo primo amore è come dimenticato. A volte mi dimentico di incrociare Dio nella mia vita anche solo per dimenticanza, altre volte lo faccio perché scelgo altro, abbandono il primo amore per altro. Tu hai ricordato a tutta la gente di Gerusalemme, dal più potente al più semplice, che c’è stato come un abbandono: la città dalla pace sognata ha scelto deliberatamente altro che non era il primo amore, altro che non era il Dio dell’alleanza. Scelgo altro e abbandono il primo amore. Non lo dimentico perché non lo posso dimenticare, ma lo metto nell’angolo e corro da altri. Tu Geremia hai chiamato questo abbandono addirittura con il nome di tradimento. Gerusalemme ha tradito Dio per un idolo. Ecco la parola che non vorremmo sentire perché ci sembra fuori moda. Ma l’uomo moderno ha tradito e abbandonato madre terra per quell’idolo che è il profitto e il conflitto, ha abbandonato la via della pace per quell’idolo che è la guerra, ha abbondonato il sogno di Dio che è la fraternità per un idolo che è l’individualità. E di questi abbandoni ne stiamo vedendo le conseguenze. Tu Geremia hai gridato con tutta la tua voce che Gerusalemme deve tornare al Dio del primo amore. Tu ci ricordi che dobbiamo tornare al Dio della vita, della fraternità, della pace.  Questo tradimento del primoamore consiste anche nel tradimento di quella parte di vita personale che Etty Hillesum  chiama «la parte più profonda di me». E’ vero caro Geremia a volte tradiamo la parte più intima di noi, la dove stanno i nostri sogni, i nostri desideri più profondi, i nostri pensieri più belli, le nostre azioni più buone. Tutto è dentro di noi e noi tradiamo per un idolo tutto quello che c’è di grande nella parte più profonda di me. grazie Geremia che ci ricordi del primo amore che tu hai chiamato Dio e dei possibili tradimenti al primo amore che tu hai chiamato idoli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.