domenica 30 luglio

 16 domenica T. ordinario – + Dal Vangelo secondo Matteo 

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra. Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche». 

Commento

Si conclude il capitolo dedicato alle parabole e si conclude con un invito a cercare cose nuove e cose antiche, cose della tradizione, ma anche cose della vita nuova del vangelo. Per fare questo bisogna fare opera di scelta, di discernimento. L’avvento del regno di Dio nel mondo, impegna l’uomo come il buon pescatore a saper scegliere il bene e non il male. Sappiamo quanto è difficle questa operazione, ma possiamo riuscirci. La nostra vita è per sua natura orientata al bene e dunque verso la felicità, ma qualcosa ogni tanto fa deviare la vita verso il male. La ricerca del campo con il tesoro e della perla preziosa è questa ricerca della felicità, ma il vangelo ci chiede di stare bene attenti a capire dove è la mia felicità. Il Regno dei cieli, la presenza buona di Dio, la conoscenza di ciò che è buono si cerca nel profondo del cuore. È come un tesoro di cui si scopre l’esistenza. È come una perla, la perla delle perle che il mercante ha cercato per tutta la sua vita. Se il mercante raggiunge il suo obiettivo, non è grazie alla sua tenacia, ma perché ciò gli è concesso in dono. Per questa perla e tesoro bisogna impegnarsi personalmente, essere pronti anche a sacrificare tutto. Non è una cosa  estranea a noi, fuori di noi. Questo tesoro è dentro di noi.  È ciò che abbiamo di più personale, e al tempo stesso un dono. E bisogna saper cogliere questo dono; bisogna essere pronti. Quando si raggiunge l’obiettivo, non bisogna crollare come dopo un eccesso di sforzo,  ma esultare di indescrivibile gioia. Il segreto del cristianesimo può essere espresso in un’immagine di sette righe, le sette righe del vangelo di oggi. Ce ne vogliono un po’ di più ai predicatori per spiegarlo! Quanto a ciascuno di noi, ci vuole tutta una vita per capirlo.

Preghiamo

Preghiamo per Luciana