domenica 19 t. Ordinario – Dal vangelo di Luca
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una
parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: «In una
città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In
quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi
giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo
egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo
per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia
perché non venga continuamente a importunarmi”». E il Signore soggiunse:
«Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai
suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a
lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo,
quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
Commento
Questa parabola non descrive, ma insegna, intende cioè trasmettere un significato, un insegnamento. Non racconta una realtà ma una verità, ossia ciò che se vissuto potrebbe rendere la vita feconda e compiuta. La parabola di oggi ci ricorda che la preghiera è anzitutto atto di fede, e fede altro non è che apertura, accoglienza, consapevolezza della vita che germoglia, cresce e sboccia dentro di sé. La preghiera non è implorare, attirare, piegare a sé un dio lontano, perché Dio non è un ‘bene’ che si dà perché invocato, ma vita che impregna ogni realtà in modo preveniente e gratuito. Quindi la preghiera non è un momento tra i momenti della giornata in cui ricordarsi di un dio fuori di sé e magari supplicandolo in vista di qualche necessità, ma è stile di vita, modo di esistere; la questione non è ‘pregare’ ma divenire preghiera. Diverremo infine capaci di giustizia dinanzi a tutti i tremendi giudici del mondo che non hanno riguardo per nessuno e faremo finalmente esperienza dell’amore che ci mancava per divenire uomini e donne compiute.
Preghiamo
Preghiamo per Anna
Pregare senza stancarsi…Preghiera come esigenza del cuore non per abitudine , Dio avvolge tutto il nostro vivere,anche se sembra lontano,come quelle orme sulla sabbia che a un certo punto diventano una ,la nostra orma non c’è più perchè Dio ci porta in braccio ,occorre crederci ….saper attendere e sperare ,in alcune situazioni è difficile ….Allora Signore aumenta la nostra fede ! Ti prego ,In particolare per quelle situazioni che sembrano non avere vie d’uscita ,,,,vie dove sembra non trovare vie di speranza…e per Anna .Per tutte le situazioni di precarietà ,di violenza ,di risposte contro la vita ….Signore aumenta la mia ,la nostra fede.
Anche io penso che la preghiera sia uno stile di vita, perciò pregare sempre non disgiunge le nostre azioni dalla presenza di Dio. E vivere la fede forse è proprio questa prossimità, questa intimità col Signore che abita la vita ed i momenti, gli incontri e le necessità di ogni giorno.
La mia preghiera oggi è un grazie perché sono felice…. È un grazie per ciò che ricevo e che posso condividere. È il pensiero per Anna e per il cuore di ciascuno che affidiamo al Signore, è per la giornata delle mele che trascorreremo insieme a tanti amici…. Grazie Signore, perché vivi con noi!