Domenica 16 ottobre

di | 15 Ottobre 2016

home229 domenica T. Ordinario – Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: «In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”. Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».  E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

Commento

Il vangelo di Luca insiste sugli insegnamenti di Gesù circa la preghiera. Oggi  la preghiera è presentata nel contesto di una contesa tra un giudice e una donna che, dopo essere rimasta vedova, ha subito un grave torto. La vedova deve combattere contro due avversari: il primo è quello da cui ha subito l’offesa, l’altro è il giudice che non sembra disposto a renderle giustizia. Si tratta di credere ciecamente, ostinatamente, follemente. In questa visione la preghiera acquista il suo valore fondamentale: non è, come molti credono, un’arte di fuggire dalla realtà, sperando che qualcuno che invoco mi possa salvare, ma un’arte di attaccare, una lotta contro l’incredulità che ci minaccia. Si prega per aver la forza di continuare a pregare. Si prega per continuare a credere che Dio è buono. Gesù, al termine della parabola, pone una domanda: «Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?». E cioè: quanti di questi tempi avranno l’ostinazione di resistere nella loro fiducia?

Preghiamo

Preghiamo per la pace.

3 pensieri su “Domenica 16 ottobre

  1. sr Rita

    Torno adesso da Messa e proco prima sono andata a trovare Wilma, la nostra operatrice che sta lottando contro un cancro. Avevo portato l’Eucarestia, ma quando l’ho sentita parlare con la lingua gonfia e la bocca piena di piaghe….non ho avuto il coraggio di tirar fuori Gesù. Le ho detto che andavo a messa e avrei pregato per lei chiedendo coraggio e anche che Dio facesse morire quella brutta bestia che le sta facendo tanto male. lei mi ha risposto: si, la deve far morire, io ho fede. A Messa, davanti al Vangelo della vedova insistente ho ripetuto a Dio: Signore tu puoi ascoltare il grido di questa donna, dei suoi figli….Lui che è migliore del giudice iniquo…faccia quello che può fare.

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  2. sr.Alida

    Pregare sempre senza stancarsi mai …al di là delle risposte…Ma il Figlio dell’uomo ,quando verrà troverà ancora fede sulla terra ?
    Pregare sempre :dipende dalla confidenza ,dalla fiducia ,come se stò incontrando Qualcuno ,e non come formule di preghiere…dal desiderio di parlare e ascoltare ,Colui che vuole il mio bene e quello altrui..Se ami qualcuno lo ami sempre …Sull ‘esaudire le nostre preghiere…..in un altro commento ,Bonhoeffer dice “Dio esaudisce sempre ,ma non le nostre richieste ,bensì le sue promesse .”Quì mi accorgo di come sia poca la mia fede…La vedova crede , ciecamente ,follemente …pregare non è fuggire dalla realtà …a volte penso che dipende da quello che chiedo nella preghiera ,forse per il Signore non è quello il mio o l’altrui bene …Signore aumenta la mia fede…Grazie sr. Rita per comunicazione di vita ,mi unisco alla preghiera per Wilma e per la pace …

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  3. Elena

    Penso che preghiera sia un modo di vivere, di rimanere in Intimità con il Signore! Sempre… Si prega con il cuore, le parole, la vita vissuta, i sacrifici, l’offrirsi al Signore affinché Lui faccia di noi strumenti di amore e di servizio. Pregare sempre, vivere sempre nell’amore di Dio, qualunque cosa accada… Fede cieca? Sì, solo e semplicemente sì. Ma quanta fede abita nelle mie azioni, nella.mia vita? Tienimi in Te, Signore. Ed in te tieni Wilma e le sorelle ed i fratelli in grave sofferenza….

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