direttore

di | 8 Febbraio 2022

Alla nostra sinfonia manca ancora qualche elemento da commentare. Manca per esempio il direttore d’orchestra. Mi ci vedo come direttore, ma no, non posso essere io il direttore ci vuole ben altro. Riesco ad individuare due elementi che stanno bene al posto del direttore d’orchestra. Il primo sono gli avvenimenti della vita. infatti tutto quanto succede in questo piccolo angolo di terra e tutto quanto succede attorno a noi è il miglior direttore d’orchestra che possiamo immaginare. I fatti della mia vita dirigono la mia stessa esistenza, la portano in una certa direzione. Faccio un esempio: la siccità di questi giorni sta dirigendo il mondo attorno a noi in una certa direzione, si va in una strada ben precisa, sicuramente non bella, ma è la siccità che guida il tutto, ovviamente in senso negativo. Oserei dire in senso drammatico. È la siccità il grande direttore d’orchestra con cui dobbiamo fare i conti. Però esiste un altro grande direttore d’orchestra che non cambia la direzione della siccità, ma che sicuramente offre un senso, una motivazione, un impegno a reagire tutte le volte che la direzione è presa in mano da qualcosa che non è sicuramente bene. Questo direttore d’orchestra io lo chiamo Dio Padre. Per esempio significa non mettere al centro se stessi, ma eseguire la sinfonia di Dio in spirito di servizio, a disposizione di chi esegue la stessa musica al mio fianco, affinché il pensiero del direttore che può essere anche il compositore,  possa diventare musica godibile all’orecchio di chi ascolta. “Nell’orchestra nessun componente esibisce se stesso, perché la forza del singolo sta nell’eseguire insieme la partitura già scritta, con la quale comunicare agli uomini il pensiero del grande compositore e direttore. Anche se a noi la partitura a volte sembra molto complessa e difficile, Egli la conosce dalla prima fino all’ultima nota. Noi non siamo chiamati a prendere in mano la bacchetta del direttore, e ancora meno a cambiare le melodie secondo il nostro gusto, ma, ciascuno al suo posto e con le proprie capacità, a collaborare con il grande Maestro nell’eseguire il suo stupendo capolavoro.” Sono parole di Papa Benedetto XVI. Attenzione però: qui non si parla di un direttore dittatore che dirige con autorità, ma di un direttore che dirige con bellezza, con amorevolezza, con serenità e gioia, è un direttore che esprime la perfezione dell’armonia dell’amore

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