Sto leggendo il libro di Pablo D’Ors, biografia della luce. Dopo biografia del silenzio arriva appunto con questa biografia della luce. Sono commenti a brani del vangelo originali , unici, visti con uno sguardo di uno come Pablo D’Ors che pratica il silenzio e la meditazione. Libro scritto dall’autore in un attimo di buio della sua vita e con il bisogno disperato di Luce. Mi soffermo sulla parola biografia. In qualche modo in questo tempo la sento vicina. Ho dato un significato ampio e molto libero a questa parola: scrivere la vita, anzi di più, incidere la vita, lasciare un segno del passaggio della vita. in tanti si cimentano in biografie. Per quanto mi riguarda non sento la necessità di scrivere una biografia. Sento invece il bisogno di incidere la mia vita sul mio cuore. narrare la mia vita al mio cuore, così per il gusto di poterla guardare. In realtà mi sono accorto che più scrivo, più incido la mia vita sul mio cuore, più aumentano le domande, le questioni interiori. E allora mi fermo un attimo perché tutto non è sopportabile. Mi fermo e non voglio più scrivere niente sul mio cuore, preferisco lasciarla andare la mia vita. ed invece ritorno su quella biografia, su quel scrivere la mia vita sul mio cuore. perché voglio arrivare al profondo del mio cuore, al centro del mio cuore. e allora scrivo biografie e apro il cuore alla mia vita. il cantico dei cantici canta così:Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio; perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi è la passione: le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma del Signore! Le grandi acque non possono spegnere l’amore né i fiumi travolgerlo. Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa in cambio dell’amore, non ne avrebbe che dispregio. Scrivo biografie sul cuore perché rimangano come segno per sempre, perché so che è l’unico modo per capire cosa vuol dire amare.