venerdì 10 dicembre

di | 9 Dicembre 2021

2 Pt. 2, 17-22

Costoro sono come sorgenti senz’acqua e come nuvole agitate dalla tempesta, e a loro è riservata l’oscurità delle tenebre. 18Con discorsi arroganti e vuoti e mediante sfrenate passioni carnali adescano quelli che da poco si sono allontanati da chi vive nell’errore. 19Promettono loro libertà, mentre sono essi stessi schiavi della corruzione. L’uomo infatti è schiavo di ciò che lo domina. 20Se infatti, dopo essere sfuggiti alle corruzioni del mondo per mezzo della conoscenza del nostro Signore e salvatore Gesù Cristo, rimangono di nuovo in esse invischiati e vinti, la loro ultima condizione è divenuta peggiore della prima. 21Meglio sarebbe stato per loro non aver mai conosciuto la via della giustizia, piuttosto che, dopo averla conosciuta, voltare le spalle al santo comandamento che era stato loro trasmesso.  Si è verificato per loro il proverbio: “Il cane è tornato al suo vomito e la scrofa lavata è tornata a rotolarsi nel fango”.

Commento

Pietro continua su questa linea dura nei confronti di questi falsi profeti. Diciamo che non usa termini e espressioni dolci, comunque sono espressioni efficaci. Nuvole agitate dalla tempesta, cioè le loro sono parole gettate al vento. Sorgenti senz’acqua, cioè secche, parole senza vita. l’oscurità delle tenebre: Fanno ombra invece di essere trasparenti perché la luce la  prima delle creature, non  possa affermarsi in tutta la sua potenza, non possa splendere come garanzia del mondo nuovo che ormai è stato inaugurato. Essi proiettano coni d’ombra sulla scena del mondo. Oscurano la luce del vangelo. Si parla anche di adescamento. Credo che voglia dire che, attraverso la mediocrità del loro linguaggio, dei loro contenuti, delle loro parole cercano di rendere appetibile un vangelo che non è il vero vangelo. È una parola non vera. E poi c’è quel terribile proverbio: il cane è tornato al suo vomito. Esso è tratto dal libro dei proverbi. Per capire il senso di questo proverbio dobbiamo pensare alle parole che Pietro ha scritto due righe prima del proverbio: voltate le spalle al santo comandamento. Il santo comandamento è il comandamento dell’amore per Dio e per il prossimo. Allora il proverbio vuol semplicemente dire che il credente ha abbandonato il vangelo e è tornato alle sue vecchie abitudini.  

Preghiamo

Preghiamo per i cristiani

2 pensieri su “venerdì 10 dicembre

  1. Elena

    Mi unisco alla preghiera per i cristiani. Credo che una persona credente o meno, abbia delle responsabilità sulla propria e sull’altrui vita. Le scelte che facciamo hanno sempre ripercussioni sul vivere nostro e altrui. Dacci un po’ di saggezza, Signore, e rafforza la nostra fragile fede, tienici in Te, là dov’è più difficile rimanere!

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