bellezza del dono

di | 14 Ottobre 2022

Ricevo doni a dismisura. E questo fa bello il dono, ma fa bella la vita. Cerco di donare in libertà qualcosa che sta in me, che mi appartiene. Ed anche questo fa bella la vita. Il dono è bellezza all’ennesima potenza, più di un dono che cosa puoi fare? Che cosa puoi donare? E se la vita si fa dono? E se la vita è dono? Allora è bellezza assoluta. Ne sono certo, perché è solo in questa logica che sta in piedi il mondo. Qui però dobbiamo chiarirci un attimo. Il dono non è qualcosa di sovrappiù rispetto al mercato, rispetto al mondo che ci fa correre come dei pazzi. Il dono non è il tempo che avanza, rispetto a tutto il resto e rispetto a tutto quanto sa di cose da fare. Non è un di più la bellezza del dono. Giro per l’orto e cerco qualcosa da fare, devo impegnare i miei ragazzi. Mi invento delle cose. poi mi chiedo, ma questa terra non ha diritto di riposare un attimo. Dico di sì e subito dopo ricomincio a fare qualcosa. Perché sono fatto così, perché siamo fatti così. Alla fine abbiamo bisogno di fare, di produrre, di aggiungere pezzi di vita e di fatica. E il dono dove va a finire? Leggo che ci sono pratiche di dono dentro imprese e fabbriche, pratiche di scambio, di dono reciproco, di aiuto vicendevole dentro associazioni e singoli cittadini, o gruppi di cittadini. Si lavora, si genera mercato, ma si vive il dono reciproco, dello scambio, dell’aiuto vicendevole. E non ci rendiamo conto che questa modalità di scambio, di dono, di interesse vicendevole crea il futuro. Sono certo che tanti nel mondo usano la logica del dono e dello scambio reciproco per fare più profitto. Ci sono spazi e intersezioni dove dono e mercato sono alleati per il bene comune. Non mi piace questa cosa. Ma rimango sorpreso ancora una volta perché il mercato è capace di prendere parole e azioni nobili come dono per crescere nel profitto. E allora incominciamo a dire così: il dono non è il resto della giornata, dopo mille cose da fare. Il dono è la mia giornata. Faccio un esempio solo: compito dell’economia è fare il bene della gente, se la mette sul lastrico qualcosa va cambiato. Questa è la bellezza del dono che innerva tutte le nostre opere, bellezza del dono che salvaguardia la vita e la giustizia e la pace

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