A volte mi sembra di zoppicare nella vita. mi sembra di non reggermi in piedi; altre volte volo, corro, difficilmente mi sento uno che non ha più le forze per muovermi. Magari non ho più la forza dello slancio di qualche anno fa. Il mio passo si è fatto più lento, forse più costante. Ma quell’idea dello zoppicare a volte è vera. Zoppico nella mente e nel cuore, zoppico nelle decisioni e nella costanza del portare a compimento le decisioni. Mi sono dato le mie spiegazioni. Mi viene in mente quell’uomo della Bibbia che lottò con l’angelo di Dio al fiume Yabbok e che rimase zoppo perché l’angelo del Signore lo colpì ad un’ anca. si chiamava Giacobbe. Quando si lotta per qualcosa si rimane zoppicanti, ma da quella lotta si può uscire nuovi, ri-creati. Rimane il segno della lotta, rimane lo zoppicamento, ma si è nuovi. Forse il mio zoppicare è segno di una lotta interiore, è segno che qualcosa si sta muovendo. Ho scoperto una cosa interessante. In ebraico la parola pesach significa pasqua, passaggio. È il grande passaggio del popolo di Israele la notte di Pasqua, quando attraversarono il mare dei giunchi ed entrarono nel deserto per iniziare il cammino verso la terra promessa. Ma la radice della parola pesach in ebraico ha tra i tanti significati anche quello di zoppicare. La radice di questa parola è psh e non vuole dire solo passaggio, pasqua, ma anche zoppicare. Forse la parola sacra m sta dicendo una cosa bellissima. Israele nacque da una lotta notturna nei pressi di un fiume, la lotta di Giacobbe che divenne dopo quella notte Israele. Ma rimase zoppo per ricordare per sempre quella lotta. Israele rinasce dopo la schiavitù in una notte di passaggio di pasqua. Da una ferita come è il dolore della schiavitù che è sempre da ricordare ogni anno a Pasqua, un popolo rinasce. Forse anche io che oggi zoppico sento, che c’è stata la mia lotta, il mio passaggio . il mio zoppicare non è di uno che non sa camminare, ma di uno che ha lottato e porta i segni di quella lotta. Ho lottato con me stesso e ho fatto Pesach, ho fatto passaggio, ho fatto pasqua. Ecco perchè amo la parola sacra.
Zoppicare perché si è lottato è un obiettivo raggiunto.!
Buona giornata
Zoppicare: paragone una autovettura che ha percorso 200.000 kilometri , non è da buttare ma va trattata con giudizio. Se prima per la strada in salita innestavo la seconda marcia la salita dovrò semplicemente innestare la prima marcia. Anche zoppicando si è utili.
Antonio.