lunedì 16 gennaio

di | 15 Gennaio 2023

Esodo 8,16-28

Il Signore disse a Mosè: “Àlzati di buon mattino e presèntati al faraone quando andrà alle acque. Gli dirai: “Così dice il Signore: Lascia partire il mio popolo, perché mi possa servire! 17Se tu non lasci partire il mio popolo, ecco, manderò su di te, sui tuoi ministri, sul tuo popolo e sulle tue case sciami di tafani: le case degli Egiziani saranno piene di tafani e anche il suolo sul quale essi si trovano. 18Ma in quel giorno io risparmierò la regione di Gosen, dove dimora il mio popolo: là non vi saranno tafani, perché tu sappia che io sono il Signore in mezzo al paese! 19Così farò distinzione tra il mio popolo e il tuo popolo. Domani avverrà questo segno””. 20Così fece il Signore: sciami imponenti di tafani entrarono nella casa del faraone, nella casa dei suoi ministri e in tutta la terra d’Egitto; la terra era devastata a causa dei tafani. 21Il faraone fece chiamare Mosè e Aronne e disse: “Andate a sacrificare al vostro Dio, ma nel paese!”. 22Mosè rispose: “Non è opportuno far così, perché quello che noi sacrifichiamo al Signore, nostro Dio, è abominio per gli Egiziani. Se noi facessimo, sotto i loro occhi, un sacrificio abominevole per gli Egiziani, forse non ci lapiderebbero? 23Andremo nel deserto, a tre giorni di cammino, e sacrificheremo al Signore, nostro Dio, secondo quanto egli ci ordinerà!”. 24Allora il faraone replicò: “Vi lascerò partire e potrete sacrificare al Signore nel deserto. Ma non andate troppo lontano e pregate per me”. 25Rispose Mosè: “Ecco, mi allontanerò da te e pregherò il Signore; domani i tafani si ritireranno dal faraone, dai suoi ministri e dal suo popolo. Però il faraone cessi di burlarsi di noi, impedendo al popolo di partire perché possa sacrificare al Signore!”. 26Mosè si allontanò dal faraone e pregò il Signore. 27Il Signore agì secondo la parola di Mosè e allontanò i tafani dal faraone, dai suoi ministri e dal suo popolo: non ne restò neppure uno. 28Ma il faraone si ostinò anche questa volta e non lasciò partire il popolo.

Commento

Questa volta la piaga è quella dei tafani. Può essere benissimo un fenomeno naturale; pensate a noi che in questi anni abbiamo visto aumentare a dismisura le zanzare. Ma in questa piaga c’è un qualcosa di diverso. C’è come una trattativa tra Mosè e il faraone. Il faraone lascia al popolo ebreo la facoltà di celebrare il loro culto, ma dentro il paese d’Egitto e non a tre giorni di cammino come chiedevano Mosè e Aronne che non cedono; essi rimangono fermi nella loro decisione: a tre giorni di cammino. Qui la trattativa si arena, si blocca. In apparenza il faraone lascia andare il popolo, ma poi scampato il pericolo dei tafani tutto ritorna come prima. In questa piaga ci vedo due considerazioni. Il potere può concedere, ma non può cambiare idea, alla fine la strada che ha intrapreso deve essere perseguita fino in fondo. Non si converte il potere, concede al popolo come per buona grazia. La seconda considerazione sta nel fatto che Mosè non accetta una mediazione così. Perché? Non tanto perché vuole vincere a tutti i costi, ma perché non vuole cadere in quella trappola che, una volta concesso quanto chiedevano, il faraone non avrebbe cambiato nulla circa la condizione di schiavitù. E il popolo, contento della concessione del faraone si sarebbe come dimenticato dell’anelito di libertà.

Preghiamo

Preghiamo per Diego

2 pensieri su “lunedì 16 gennaio

  1. Elena

    Forse il faraone pensa di ingannare Mosè ed il popolo di Dio, non si rende conto di quanto, in fondo danneggi il proprio popolo! L’arroganza dei potenti è cieca verso il proprio popolo. Il potere gira su se stesso, come un vortice, un uragano, distruggendo tutto ciò che tocca. Mosè comprende questo e forse la sua determinazione gli viene dal dialogo profondo ed intimo con il Signore che lo sostiene e lo guida. Quanta fiducia ripongo nelle Tue parole, Signore? Quanti è profondo ed intimo il mio dialogo con Te per arrivare a comprendere il progetto di vita e di riscatto che hai preparato per me?
    Ricordo Diego, Martina e Bruno nella preghiera odierna.

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  2. Anonimo

    Mi unisco alle intenzioni di oggi e chiedo per ciascuno di vivere l’essenziale di una vita bella nell’ascolto fiducioso della Sua Parola nel contribuire alla pace.

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