vittime o altro

di | 2 Agosto 2023

Non sono capaci di fare niente… e me dicono non sei capace di organizzare bene le cose. diciamola in maniera più radicale possibile. Io mi sono posto un’altra domanda: come posso educare? Basta il richiamo o ci vuole altro? Ci vuole la disciplina che ho visto ultimamente in centri estivi per ragazzi (non parrocchiali) dove campeggiavano tre parole: coraggio disciplina e addestramento e che sono lodati dai genitori perché finalmente c’è qualcuno che educa seriamente o ci vuole semplicemente pazienza per costruire giorno dopo giorno educando serenamente? qui da questi parti non siamo molto lodati ultimamente per quello che stiamo facendo, per chi stiamo accogliendo, siamo criticati perché con questi ragazzi non si va molto lontano, meglio rimandarli a casa loro. Io continuo a tenerli, non perché li so educare alla disciplina, al coraggio, al lavoro, all’ordine, ma per un altro motivo che nasce da una semplice domanda: dove vanno se non c’è una comunità che li accoglie, uno spazio dove possono imparare a fare qualcosa? Vado oltre il semplice ragionamento educativo e mi spingo in un luogo dove devo usare parole chiare, ma attente a non ferire. Io credo che non abbiamo a che fare con ragazzi profughi o italiani disadattati, credo che abbiamo a che fare con un sistema che rende vittime e di conseguenza disadattati tanti ragazzi di tutto il mondo. Lo ripeto: sono vittime di un sistema economico e sociale che rende difficile la vita a questi ragazzi. Chi accoglie, in generale lo fa in gratuità, non tanto di tipo economico, anche se a volte si fa anche questo, ma gratuità di tempo, di pazienza, di vicinanza, di cura. Il tema della gratuità oggi sembra essere scomparso, rimane come relegato a buoni volontari che fanno tanto e tanto davvero e che grazie che devo dire a tutti. Ma il sistema sociale e economico che abbiamo messo insieme non prevede la gratuità, prevede di mandare avanti i forti, prevede un guadagno su tutto. Ci aveva promesso che con il decreto Cutro non sarebbero più arrivati migranti, che gli scafisti li avrebbero presi tutti ed invece fino ad ora dall’inizio quasi novantamila migranti sbarcati sulle nostre coste in questi primi sette mesi, mai così tanti negli ultimi sette anni. I dati del Viminale, aggiornati al 28 luglio, parlano di 87.883 arrivi e segnano una cifra più che doppia rispetto allo scorso anno, quando nello stesso periodo si erano registrati 41 mila arrivi sulle nostre coste (i dati sono del Viminale non del don Sandro!) si sono vittime che alla fine si disperano  e fanno disperare. Domani continuo. Lo so che non sono molto popolare con queste notizie e pensieri, ma io guardo negli occhi quei ragazzi e poi mi dico: che cosa hanno visto fino ad ora? chi si prenderà cura di loro?

3 pensieri su “vittime o altro

  1. Miriam

    ….che cosa hanno visto fino ad ora? Violenza sia fisica che verbale nell’inganno… chi si prenderà cura di loro? Ogni uomo, ogni donna di “buona volontà ” di questo mondo…ma non sarà cosi perché abbiamo perso nel tempo e nel percorso di “crescita sociale” questi valori… umani (?) … di accoglienza, cura, vicinanza, solidarietà, condivisione. Quando ascolto le notizie alla radio dove proclamano numeri di minori non accompagnati che arrivano sulle nostre coste… ecco mi chiedo spesso “dove vanno a finire?” Non possono essere accolti in famiglia? E quante famiglie cristiane e non sarebbero disponibili? … ma se ogni anno con la “scusa” della vacanza ( una settimana!!) … si abbandonano per strada migliaia di cani e gatti… e nelle rsa non si va a far compagnia ai propri cari non più autosufficienti, non credo che siamo disponibili ad accogliere un bambino anche temporaneamente. Società miope ed egocentrica…

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    1. Alessandro Autore articolo

      io li sto accogliendo i minori non accompagnati.ma ti garantisco che è un impresa disperata… anche dal punto di vista economico.finora nessun ente a parte le suore delle poverelle mi sta aiutando

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  2. Sabrina

    Credo che ad accogliere non basti una famiglia, se lasciata sola alla prima difficoltà, deve essere una comunità, un sistema più grande, anche tu Alessandro sei spesso solo a prendere decisioni così grandi che, se non avessi una fede così forte crolleresti nelle difficoltà.
    Da soli non andiamo troppo avanti, anche se con l’aiuto di Gesù, comunicare con uno straniero necessità di capacità, conoscenza della lingua, educatori formati e capaci. Non si può lasciare al caso, altrimenti non si aiuta, non si accoglie in modo serio. Non bastano i soldi che lo stato dà a profusione ma a caso, serve un progetto, e un aiuto concreto, soldi per avere educatori e disposizione, per la formazione e i materiali, per il pranzo e l’acqua fresca e magari un bicchiere di vino. Accogliere é fare star bene e solo così si può fare crescere la volontà di imparare e di migliorare anche ai più fragili. Io non ho le competenze né la costanza e magari poco tempo perché ho una famiglia a cui badare, ma Don ho un sacco di idee, vorrei aiutarti nel tuo progetto, nel cercare finanziamenti, sponsorizzarlo, farlo conoscere e se mi dai fiducia vorrei stare lontana ma vicina perché credo in te.

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