venerdì 6 novembre

di | 5 Novembre 2020

Mc 13,1-4             

1 Mentre usciva dal tempio, uno dei suoi discepoli gli disse: «Maestro, guarda che pietre e che costruzioni!». 2 Gesù gli rispose: «Vedi queste grandi costruzioni? Non sarà lasciata qui pietra su pietra che non venga distrutta». 3 Mentre stava sul monte degli Ulivi, seduto di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea lo interrogavano in disparte: 4 «Di’ a noi: quando accadranno queste cose e quale sarà il segno quando tutte queste cose staranno per compiersi?».

Commento

Coloro che frequentano con Gesù la casa del Signore sono tentati di osservare ogni  sua grandezza e magnificenza. E non è certo questa una prerogativa del popolo eletto; perché da sempre l’uomo, in ogni parte del mondo, ha cercato di erigere alla divinità tempi bellissimi e imponenti. L’entusiasmo e la meraviglia per tanto splendore materiale vengono subito raffreddati da Gesù. Ciò che appare sotto gli occhi ed è concretamente tangibile è destinato a perire. Non è questo il tempio di Dio che dura in eterno. Sappiamo che il tempio di Gerusalemme verrà distrutto dai romani nel 70 d.c. Se il tempio di Gerusalemme è destinato alla distruzione materiale, giova sapere quando avverrà tutto questo e quali segni premonitori saranno dati. Una cosa gli apostoli mettono subito in chiaro con Gesù: non sono spinti da banale curiosità, ma ben hanno compreso l’importanza e la serietà dell’evento che non può e non deve cogliere gli animi impreparati. E’ del tutto giustificato l’interesse per il quando e per i segni che saranno dati: i discepoli vogliono essere trovati pronti e non come coloro che dormono nel sonno della morte.

Preghiamo

Preghiamo per le nostre famiglie

2 pensieri su “venerdì 6 novembre

  1. sr Alida

    Quante cose terrene ci prendono.. Necessarie e non. Saper andare oltre non è facile.. Trovare una modalità nel quotidiano che ci faccia respirare oltre è importante. Poiché tutto passa. Ci aiuti il Signore ed i Suoi collaboratori quanto è anche bello pensare a ciò che è eterno. Unendomi alla preghiera per tutte le nostre famiglie.

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  2. Elena

    Tutto ciò che terreno è deperibile e destinato a morire, a finire, ad essere consumato e distrutto. Vale per ogni cosa, vale per ognuno di noi. Ha senso pensare a qualcosa di incorruttibile, di vivo oltre la morte, di bello e di integro oltre ogni distruzione? Ha senso riporre ogni nostro pensiero, desiderio, respiro, lotta, fiducia per qualcosa che perderemo? Il Signore Gesù ci riporta a Sé, Io sono la risurrezione e la vita. Allora, anche ogni cosa che viviamo qui, che costruiamo qui e della quale ci serviamo per vivere su questa terra e in questa vita, assume il giusto peso e la giusta, temporanea, importanza. Allora, il nostro cuore riesce ad elevarsi verso qualcosa di più grande e spirituale, qualcosa che ci permette di intravedere un oltre con gli occhi della fede e di un amore senza fine.
    Preghiamo per le nostre famiglie.

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