venerdì 29 giugno

di | 28 Giugno 2018

fiori San Pietro e Paolo – Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».  E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

Commento

Ieri non ho scritto niente perché ero in montagna con i ragazzi del cre di Berbenno. Oggi voglio commentare il vangelo della festa dei dei santi Pietro e Paolo perché voglio in qualche modo rendere presente alla nostra riflessione la figura del papa, ricordandolo per il suo fantastico lavoro nella chiesa e nel mondo. Lo sosteniamo con tutte le nostre forze. Il vangelo e in generale le letture di oggi ci mostrano che noi non siamo soli, nel cammino del discepolato, nella ricerca del Dio di Gesù. Altri fratelli e sorelle, prima di noi, hanno scoperto il volto straordinario del Dio comunione raccontato da Gesù. Nutriti del pane del cammino, possiamo vivere la nostra vita orientandola all’ascolto della parola, costruendo relazioni nuove all’interno della comunità cristiana, colmi di Spirito Santo e luce. Ecco come la chiesa oggi realizza un incrocio mettendo insieme Pietro e Paolo come due figure che hanno ricercato la comunione con Dio e i fratelli.
essi sono amici di Dio, due fra i primi testimoni del Signore, due colonne che hanno condiviso avventure e passione per il vangelo, che hanno reso visibile la santità di Dio. Due uomini che hanno passato la vita a confrontarsi, anche aspramente, ma sempre nel rispetto del comune Vangelo. Dobbiamo, per riscoprirli, toglierli dalle nicchie in cui li abbiamo messi, avere il coraggio di pensare a loro come a delle persone qualunque che hanno avuto Dio in sorte. Pietro, il pescatore di Cafarnao, uomo semplice e rozzo, entusiasta e irruente, generoso e fragile. Paolo, l’intellettuale raffinato, lo zelante persecutore, il convertito divorato dalla passione. Nulla avrebbe potuto mettere insieme due persone così diverse. Solo la passione per Cristo.

Preghiamo

Preghiamo per il papa.

2 pensieri su “venerdì 29 giugno

  1. sr Rita

    Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli.
    Questa beatitudine della fede ci incoraggia ad affidarci a Dio senza paura di quello che siamo noi o di quello che sono gli altri. A Gesù non interessa il “sentito dire”, ma che cosa ciascuno di noi può dire di LUI, il Figlio del Dio vivente.
    Preghiamo per il Papa e per la comunione tra le differenze da cui può emanare una ricchezza di sapienza e di amore.

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  2. . Elena

    “Ma voi, chi dite che io sia?”
    È la loro opinione, il loro pensiero che Gesù vuole. Ciò che nasce da un cuore, esperito nella quotidianità di un amore fattosi vita. Un pensiero che produce frutto benedetto, pur attraverso le difficoltà del vivere, frutto nel tempo, nella storia. Eredità e benedizione anche per il nostro Papa che rende ricco, fecondo il compito assegnatogli… Che il Signore lo mantenga vivo e fertile nell’accogliere tutte le nostre piccole e differenti umanità….

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