venerdì 24 luglio

di | 23 Luglio 2015

home2Esodo 21,1-17   

21,1 Queste sono le norme che tu esporrai loro. 2 Quando tu avrai acquistato uno schiavo ebreo, egli ti servirà per sei anni e nel settimo potrà andarsene libero, senza riscatto. 3 Se è entrato solo, uscirà solo; se era coniugato, sua moglie se ne andrà con lui. 4 Se il suo padrone gli ha dato moglie e questa gli ha partorito figli o figlie, la donna e i suoi figli saranno proprietà del padrone ed egli se ne andrà solo. 5 Ma se lo schiavo dice: Io sono affezionato al mio padrone, a mia moglie, ai miei figli; non voglio andarmene in libertà, 6 allora il suo padrone lo condurrà davanti a Dio, lo farà accostare al battente o allo stipite della porta e gli forerà l’orecchio con la lesina; quegli sarà suo schiavo per sempre. 7 Quando un uomo venderà la figlia come schiava, essa non se ne andrà come se ne vanno gli schiavi. 8 Se essa non piace al padrone, che così non se la prende come concubina, la farà riscattare. Comunque egli non può venderla a gente straniera, agendo con frode verso di lei. 9 Se egli la vuol dare come concubina al proprio figlio, si comporterà nei suoi riguardi secondo il diritto delle figlie. 10 Se egli ne prende un’altra per sé, non diminuirà alla prima il nutrimento, il vestiario, la coabitazione. 11 Se egli non fornisce a lei queste cose, essa potrà andarsene, senza che sia pagato il prezzo del riscatto. 12 Colui che colpisce un uomo causandone la morte, sarà messo a morte. 13 Però per colui che non ha teso insidia, ma che Dio gli ha fatto incontrare, io ti fisserò un luogo dove potrà rifugiarsi. 14 Ma, quando un uomo attenta al suo prossimo per ucciderlo con inganno, allora lo strapperai anche dal mio altare, perché sia messo a morte. 15 Colui che percuote suo padre o sua madre sarà messo a morte. 16 Colui che rapisce un uomo e lo vende, se lo si trova ancora in mano a lui, sarà messo a morte. 17 Colui che maledice suo padre o sua madre sarà messo a morte.

commento

questi capitoli diventano difficili e ostici perchè descrivono in maniera minuziosa tutta la legislazione del popolo di Israele. Non ho ancora deciso se commentare passo dopo passo come abbiamo fatto fino ad ora, o saltare alcuni pezzi. datemi un consiglio! intanto vediamo i versetti che riguardano il trattamento degli schiavi. nella legislazione dell’esodo non viene abolità la schiavitù. ci vorranno secoli di storia per arrivare a dichiarne la sua abolizione. eppure sappiamo bene che anche oggi esiste la schiavitù, ed è una schiavitù durissima. sfruttamento per il lavoro, per la prostituzione, per l’immigrazione, per la guerra. sfruttamento soprattutto di bambini e donne. quindi non arrabbiamoci per la schiavitù descritta in queste pagine, indignamoci invece per le attuali forme di schivitù. tra l’altro ci sono un paio di cose interessanti nel testo qui proposto. la codizione di schiavitù ha dei limiti. di tempo: nell’anno giubilare lo schiavo può riscattare la sua vita. sembra quasi che tale condizione non sia di oppressione, ma di famigliarità. oltre a queste  ci sono tutta una serie di considerazioni sui figli , sui genitori. mi sembra che al di là della sanzione, sempre molto pesante, la legge si prefigge di perseguire il valore del rispetto e della dignità dell’altro. di qualsiasi altro. addirittura in alcune circostanze particolari Dio si impegna a trovare rifugio per il fuggiasco. posso dire ancora una cosa: in questi esempi non vi è la  tutela di interessi particolari, ma degli interessi di un popolo. cosa che per certi versi noi abbiamo dimenticato… e troppe volte la legge serve a salvaguardare gli interessi di qualcuno

preghiamo

preghiamo per i legislatori

Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:  «Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno».

2 pensieri su “venerdì 24 luglio

  1. suor Rita

    Quanto Mosè e i legislatori del suo tempo hanno deciso per contenere i comportamenti del popolo, non sono sempre attribuibili all’ispirazione divina. Ogni uomo, secondo la sua capacità, la cultura e le circostanze, interpreta la volontà di Dio come meglio gli aggrada, o la distorce a proprio vantaggio. Se oggi, tempo chiamato della civiltà e della maturità, si fanno leggi contro l’uomo, contro il bene comune e molto altro….non ci dobbiamo scandalizzare di quello che hanno fatto inostri predecessori. Pertanto, non credo sia bene tralasciare di leggere, commentare o semplicemente conoscere quello che l’uomo di altri tempi era e ha fatto. Ci serve per meglio comprendere ciò che si muove nell’uomo anche di oggi, in ciascuno di noi. Ci aiuta anche a comprendere la portata della legge dell’amore e il significato di giustizia portato da Gesù. L’umanità è stata accompagnata come un bambino verso una maturità e libertà che dovrebbe far onore a Dio, suo fedele pedagogo. Nello stesso tempo, ci rendiamo conto di come sia difficile accettare di lasciarci educare, cambiare, liberare per davvero per diventare UOMINI e DONNE secondo il cuore di Cristo.
    Buona giornata a tutti e chiediamogli sapienza e onesta per noi e per quanti ci governano.

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  2. elena

    Oggi non commento ma Prego per ogni forma di schiavitù moderna. Penso ad un Dio che libera in profondi e radicalmente. Buona giornata a tutti. Elena

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