3 Gv 5-8
5 Carissimo, tu ti comporti fedelmente in tutto ciò che fai in favore dei fratelli, benché forestieri. 6 Essi hanno reso testimonianza della tua carità davanti alla Chiesa, e farai bene a provvederli nel viaggio in modo degno di Dio, 7 perché sono partiti per amore del nome di Cristo, senza accettare nulla dai pagani. 8 Noi dobbiamo perciò accogliere tali persone per cooperare alla diffusione della verità.
Commento
Il v 5 ci dice che ciò che Gaio fa verso questi fratelli stranieri, è un comportamento secondo la fede. E tale comportamento sta proprio nel suo considerare fratelli questi stranieri, ma da accogliere. E’ la fede a svelarci che anche chi non è legato a noi da vincoli di famigliarità e di conoscenza diretta, è nostro fratello e come tale deve essere visto e accolto nella nostra vita. E’ un comportamento che scaturisce dalla conoscenza secondo la fede. Questo è il motivo per cui i credenti si dicono fratelli tra di loro:perché ce lo chiede il vangelo stesso. Di tali fratelli ci viene detta la loro dedizione totale all’annuncio del vangelo, con quel atteggiamento che è la rigorosa gratuità della loro opera. Per questo essi non hanno accettato nulla dai pagani cui hanno annunciato il Vangelo. E per questo Gaio fa bene a soccorrerli “in modo degno di Dio”, cioè partecipando con la sua carità fraterna alla loro opera. Questa parola di oggi mi sembra molto attuale circa la gratuità e la fraternità, in un mondo dove si costruiscono muri e dove tutto ha un prezzo, le parole di oggi sono profetiche.
Preghiamo
Preghiamo per don Giuseppe che ci ha lasciato e anche per la mamma di Aldo Cattaneo che anche lei è salita al cielo
Accogliere i fratelli come tali anche se stranieri ci fa sentire membri della famiglia di Dio. Chissà perché oggi tanti che si dicono cristiani non ce la fanno proprio a considerare fratelli quelli che vengono da oltre i confini della propria nazione, talvolta anche solo da oltre la propria città.
Preghiamo perché cresca tra gli uomini il senso della fraternità vera che renda reciprocamente responsabili. Prego per Don Giuseppe, anche se non so chi sia, e per i defunti che tornano alla casa paterna.
Partire e vivere per il nome e l’amore per Cristo ,servire e accogliere con gratuità ,penso ,può essere cosi solo se la fede è il nostro primo motivo di vita ….Che il Signore nel nostro cuore e nel cuore di ciascuno custodisca o metta questo motivo per accogliere e servire senza distinzione con fraternità e gratuità . Per don Giuseppe e per la mamma di Aldo Cattaneo .
Oggi pomeriggio incontreremo l’avvocato che segue il ricorso in Cassazione di un ragazzo migrante. Preghiamo per lui e per tutti i fratelli, i figli, i nipoti, i padri, le madri, le sorelle stranieri. Perché abitare la stessa terra, indipendentemente da latitudini e longitudini, ci rende unica famiglia, e perché considerarsi famiglia senza confini è ciò che il Vangelo ci chiede sempre. Preghiamo anche per i cristiani ciechi e sordi all’accoglienza dell’altro, che sia il vicino o lo straniero, perché la Parola tocchi in qualche modo questi cuori chiusi.
Ricordo don Giuseppe e la mamma di Aldo, al sicuro, ora, nell’abbraccio del Padre.