venerdì 19 gennaio

di | 19 Gennaio 2018

lettera ai romaniRomani  16,1-16                                                                                                                                                                     1Vi raccomando Febe, nostra sorella, che è al servizio della Chiesa di Cencre: 2accoglietela nel Signore, come si addice ai santi, e assistetela in qualunque cosa possa avere bisogno di voi; anch’essa infatti ha protetto molti, e anche me stesso. 3Salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù. 4Essi per salvarmi la vita hanno rischiato la loro testa, e a loro non io soltanto sono grato, ma tutte le Chiese del mondo pagano. 5Salutate anche la comunità che si riunisce nella loro casa. Salutate il mio amatissimo Epèneto, che è stato il primo a credere in Cristo nella provincia dell’Asia. 6Salutate Maria, che ha faticato molto per voi. 7Salutate Andrònico e Giunia, miei parenti e compagni di prigionia: sono insigni tra gli apostoli ed erano in Cristo già prima di me. 8Salutate Ampliato, che mi è molto caro nel Signore. 9Salutate Urbano, nostro collaboratore in Cristo, e il mio carissimo Stachi. 10Salutate Apelle, che ha dato buona prova in Cristo. Salutate quelli della casa di Aristòbulo. 11Salutate Erodione, mio parente. Salutate quelli della casa di Narciso che credono nel Signore. 12Salutate Trifena e Trifosa, che hanno faticato per il Signore. Salutate la carissima Pèrside, che ha tanto faticato per il Signore. 13Salutate Rufo, prescelto nel Signore, e sua madre, che è una madre anche per me. 14Salutate Asìncrito, Flegonte, Erme, Pàtroba, Erma e i fratelli che sono con loro.15Salutate Filòlogo e Giulia, Nereo e sua sorella e Olimpas e tutti i santi che sono con loro. 16Salutatevi gli uni gli altri con il bacio santo. Vi salutano tutte le Chiese di Cristo.

Commento

siamo ai saluti, domani chiudiamo con la lettera ai Romani. Potrebbe essere bello ricevere dei suggerimenti circa il prossimo libro o del primo testamento o del nuovo testamento da commentare. Provate a lanciare un’idea! Ogni lettera di Paolo si conclude con dei saluti. Il saluto della lettera ai romani presenta tutta una serie di nomi da salutare. Questi saluti sono segnati da una caratteristica: sono ricorrenti due preposizioni in e con. La prima si riferisce al Signore: per esempio, “accoglietela nel Signore”, “miei collaboratori in Cristo Gesù”, “il primo a credere in Cristo”, “erano in Cristo già prima di me”…La preposizione “con” indica il vincolo di comunione che ci unisce tra noi, come “Prisca e Aquila, miei “col-laboratori”, Andrònico e Giunia sono stati “con-carcerati” con Paolo, i fratelli che sono “con loro” …Queste due preposizioni dunque dicono la comunione con il Signore e tra noi. Se la comunione con il Signore è la fonte e la forza della comunione tra noi, questa comunione tra noi è la celebrazione e la visibilità della nostra comunione con il Signore! Paolo appassionatamente chiede che si vogliano bene e che si diano i segni espliciti del loro fraterno amore: “Salutatevi gli uni gli altri con il bacio santo”, e si fa interprete della comunione affettuosa di tutte le chiese con i cristiani di Roma: “Vi salutano tutte le Chiese di Cristo”.

Preghiamo

In questa settimana dell’unità dei Preghiamo per tutti gli ortodossi.

2 pensieri su “venerdì 19 gennaio

  1. Sr rita

    Tutti questi nomi dicono la relazione che Paolo avEva con la sua gente. Conosceva uno per uno. Riconosceva il merito di ciascuno. Esprimeva affetto e gratitudine per ognuno. Quanti di noi abbiamo questa conoscenza personale di quanti ci sono affidati. ? Preghiamo perché impariamo a riconoscere ogni persona nella sua vera identità.

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  2. . Elena

    Come è importante la rete di relazioni intessuta da Paolo! Bello questo saluto a ciascuno. Comporta affetti, cure, accoglienza, dedizione, impegno, fatica, il dare e ricevere fiducia, condivisione…. Preghiamo per avere anche noi buone relazioni con le persone che incontriamo. Nella scuola, in 38 anni di insegnamento, ho incontrato migliaia di persone. Ognuna mi ha dato qualcosa di sé. Io non ricordo tutti i nomi e a volte me ne dispiaccio perché è davvero un mio limite, ricordo però i volti, i contesti, le cose vissute insieme. È bello! E rendo grazie al Signore per ognuno che incrocia la mia esistenza.
    Mi unisco alle comuni intenzioni di preghiera!

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