venerdì 17 giugno

di | 16 Giugno 2016

home2Marco 14,17-21                                                                                                               

17 Venuta la sera, egli arrivò con i Dodici. 18 Ora, mentre erano a tavola e mangiavano, Gesù disse: «In verità io vi dico: uno di voi, colui che mangia con me, mi tradirà». 19 Cominciarono a rattristarsi e a dirgli, uno dopo l’altro: «Sono forse io?». 20 Egli disse loro: «Uno dei Dodici, colui che mette con me la mano nel piatto. 21 Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo, dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!».

Commento

Non so cosa ne pensate voi, ma il fatto di scrivere che Giuda era uno che mangiava con Gesù mi lascia allibito, un po’ incredulo. Come può Gesù, sapendo che Giuda era il traditore invitarlo a tavola, all’ultima cena ? Qui sta la grandezza e l’originalità di Gesù. Ma questo indizio della comunione alla mensa non è indizio che consenta di individuare con chiarezza il traditore. Tutti infatti si sentono coinvolti. Ognuno si sente provocato ed esposto ad una domanda davanti alla quale nessuno può stare tranquillo: “Sono forse io?” Solo Gesù sapeva bene chi era il traditore. . Mi sembra importante sottolineare come la cena  è tutt’altro che un luogo sicuro e privilegiato. Un luogo dove solo chi è “giusto” è stato ammesso. La Cena sembra mettere tutti in crisi.  Tutti sembrano coinvolti in questa vicenda. Anche noi siamo presi fortemente da questa vicenda. Peraltro quello che sta avvenendo ha nel traditore un semplice strumento della volontà divina: “Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui”. Quello che sta avvenendo è semplicemente l’obbedienza di Gesù al Padre.“ la cosa importante di questo testo di oggi è che tutti in qualche modo ci sentiamo coinvolti in questa vicenda della passione di Gesù.  Non è che tutti dobbiamo sentirci come Giuda, dei traditori, forse si tratta solo di pensare a quale può essere il mio posto dentro il racconto della passione. Se penso al mio, mi ritrovo sicuramente in cui discepoli che non hanno saputo vegliare con il Signore e che il Signore ha trovato a dormire nel momento più drammatico della sua vita.

Preghiamo

Preghiamo per tutte le persone anziane.

4 pensieri su “venerdì 17 giugno

  1. Tiziana

    “sono forse io?” La domanda mi inquieta un po’ o forse è più la risposta che lo fa!
    Questo brano mi riporta anche alla riflessione proposta dopo il giovedì Santo nella mia parrocchia, in cui abbiamo letto e meditato parte dell’ omelia di don Primo Mazzolari “nostro fratello Giuda” .propone uno sguardo e un punto di vista
    diverso sull’ amico Giuda. E mi vien da pensare che Gesù ha invitato anche Giuda alla cena proprio perché era quello che ne aveva più bisogno. Bisognoso di ricevere il gesto umile e grandioso della lavanda dei piedi.
    Siamo tutti invitati alla cena, traditori e non, chi prova a vegliare, chi non ci riesce. Tutti bisognosi dell Amore

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  2. sr Rita

    Sono un po’ di corsa, ma chiedo una preghiera intensa per Padre Pedrinho, un frate (42 anni il prossimo 28 giugno) che qui in Uniao da Vitória ha aperto case per alcoolizzati, uomini della strada, ex detenuti e chiama tutti “figli”. E’ ricoverato in condizioni gravissime. Solo la preghiera può ottenere il miracolo e noi tutti qui ne abbiamo bisogno. Pregate anche voi e fate pregare. Fino a domenica sarò a Curitiba per Permesso di soggiorno e ritiro. Un abbraccio a tutti.

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  3. Giulio

    Segno forte della nostra mancanza di fiducia e speranza, è la paura.
    “Sono forse io?”
    Abbiamo paura di essere incolpati di un qualsiasi malfatto, e questo ci fa tremare.
    Sappiamo quale sia la strada, chi dobbiamo seguire, cosa dobbiamo fare, ma abbiamo ancora paura.
    Restiamo aggrappati alla nostra umanità senza abbandonarci a chi veramente può toglierci dall’insicurezza e dal senso di colpa.
    E la paura, le paure, aumentano; irrazionali, faticose, opprimenti.
    Forse non possiamo fare a meno della paura?

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  4. Giulio

    Una preghiera per Padre Pedrinho, e per chi ogni giorno lotta con la sofferenza.

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