venerdì 12 luglio

di | 12 Luglio 2019

1 Pt 5,6-14                                                                                    6 Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, perché vi esalti al tempo opportuno, 7 gettando in lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi. 8 Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. 9 Resistetegli saldi nella fede, sapendo che i vostri fratelli sparsi per il mondo subiscono le stesse sofferenze di voi. 10 E il Dio di ogni grazia, il quale vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo, egli stesso vi ristabilirà, dopo una breve sofferenza vi confermerà e vi renderà forti e saldi. 11 A lui la potenza nei secoli. Amen! 12 Vi ho scritto, come io ritengo, brevemente per mezzo di Silvano, fratello fedele, per esortarvi e attestarvi che questa è la vera grazia di Dio. In essa state saldi! 13 Vi saluta la comunità che è stata eletta come voi e dimora in Babilonia; e anche Marco, mio figlio. 14 Salutatevi l’un l’altro con bacio di carità. Pace a voi tutti che siete in Cristo!

Commento

Ed ecco la conclusione della lettera. Come tutta la lettera è un invito al rinnovamento della vita, alla vita nuova, alla luce della pasqua che tutto rinnova.  Umiliatevi. Se volete tutto passa attraverso questa categoria. Questa è veramente la sapienza cristiana! Questo è il segreto della nostra indefettibile speranza! Ed è importantissimo che questa “umiliazione” sia nei confronti di Dio, perché tutto deve essere ricevuto dalla sua mano, e non da quelle che possono sembrare le cause evidenti e prossime di ogni prova. Tutto in questo modo viene ricuperato come obbedienza a Dio e non come cosa subita dal mondo. E il v.7 spiega in modo sorprendente come si compia questa sottomissione a Lui: “gettando in Lui ogni preoccupazione”, “perché Egli ha cura di voi”. E’ quell’ “I care” della lingua inglese e motto della scuola di don Milani,  che dice l’opposto del volgare “me ne frego”, che talvolta sembra essere appannaggio delle divinità profane e dei signori di questo mondo, e devianza di pensiero e di azione per molti. Ecco la grande conclusione: mi interessa, me ne prendo cura. Così Pietro definisce il rapporto tra Dio e l’uomo, tra gli uomini tra di loro.

Preghiamo

Preghiamo per Renzo che ci ha lasciato oggi.

3 pensieri su “venerdì 12 luglio

  1. Anonimo

    Essere umili ..Affidare in lui ,tutto quello che viviamo ,egli ha cura di noi vigilare, rimanere saldi nella sua grazia. Di ritorno da questi giorni questa Parola che conclude la lettera è propizia per come dice don Sandro ,spero di iniziare e mantenere la novità di ogni giorno dell’incontro con Lui enel prendermi cura di chi mi pone accanto …Grazie per la vostra preghiera ,un ricordo per ciascuno pace a voi tutti che siete in Cristo ,Un saluto caro a sr Rita ,per la sua guarigione e in ciò che desidera ,mi unisco alla preghiera per Renzo e le intenzioni di ciascuno

    Rispondi
  2. Sr Rita

    …Egli ha cura di voi.
    Che bello. Il Signore ha cura di me, io posso aver cura di ogni persona che incontro. Che bello. Non basta una vita per vivere tutto questo. Sono felice di essere amata e curata da Dio e dalle persone e di poter ricambiare un pochino, con amore. Buona giornata a tutti. Una preghiera per Simona e per i seminaristi della mia diocesi di Paranaguà.

    Rispondi
  3. Elena

    …perché egli ha cura di voi… È bello sentire che qualcuno ha cura di noi, di tutti noi. E in.lui possiamo consegnare, accomodare, consegnare, riposare le nostre vite. Una preghiera per Renzo.

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.