Venerdì 1 maggio

di | 30 Aprile 2015

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 Matteo 13,54-58 – San Giuseppe

In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.

Commento

Scrivo oggi, in questa giornata dedicata a San Giuseppe con il titolo di lavoratore e giornata dedicata al mondo del lavoro, mentre un mio carissimo amico, giovane, perde la vita proprio lavorando. Li chiamano incidenti sul lavoro. Amava lavorare questo mio amico, come tanti, direi come tutti. Ed ora non c’è più. Lascio perdere i soliti pensieri di circostanza e un po’ moralisti. Certo rimane la domanda sul perché di queste tragedie. E poi viviamo in un tempo in cui la crisi ha cambiato il volto del mondo del lavoro. Forse chi ne fa le spese di tutto questo sono ancora i più deboli, eppure il mio amico non era un debole, sapeva far bene il suo lavoro. Parte anche l’expo a Milano tutto incentrato sul cibo “nutrire il pianeta, energia per la vita” è il titolo. Ma quante contraddizioni anche dentro questa manifestazione! Ecco forse quello che riassume meglio la giornata di oggi è proprio il tema della contraddizione: un uomo che amava lavorare e perde la vita nel suo lavoro. Una giornata celebrativa per il lavoro e la crisi del lavoro. Una manifestazione come l’expo che parla di cibo e la grande contraddizione di un grande evento che sa di spreco. Un mio amico oggi mi ha detto: anche se pieno di contraddizioni io voglio andare all’expo. Io che faccio fatica a vivere le contraddizioni, proprio perché ne sono pieno, ho deciso per ora di non andare. Mi limiterò a pregare per Fulvio e la sua famiglia e magari a capire come si possono conciliare le contraddizioni della vita.

Preghiamo

Preghiamo per Fulvio e la sua  famiglia, la moglie Liana e il figlio Lorenzo

5 pensieri su “Venerdì 1 maggio

  1. suor Rita

    Questa mattina presto, Pe.Pedrinho, un santo frate che ha iniziato qui in Uniao da Vitoria una fraternità che si occupa delle persone più difficili: dipendenti da droghe, da alcool, malati di mente….mentre usciva dalla sua stanza per andare nel bagno( già perché non ha il bagno in stanza) è stato aggredito da un ex ospite che si era nascosto in casa la notte precedente. Lo ha preso per il collo e quando il padre ha finto di essere morto, a terra, il suo ex ospite lo ha riempito di calci e pugni…Un altro ospite ha dato l’allarme e sono intervenuti altri a difendere il povero frate che ora è in ospedale malconcio. A chi oggi è andato a trovarlo, il padre, col solito sorriso, un poco storpiato per le ferite al volto, ha continuato a dire: poveretto, non sapeva proprio cosa stava facendo….era appena uscito dal carcere e forse aveva bisogno di denaro….
    Non c’entra nulla col Vangelo di oggi, né con la festa dei lavoratori. Mi pare, comunque che, un uomo che lavora da anni con persone sofferenti e che proprio alla vigilia della festa dei lavoratori si prende una ricompensa così…ci può aiutare a credere che nel mondo non ci sono solo i ladri governanti, i padroni tiranni, gli incidenti colpevoli…C’è anche chi naturalmente dona la vita da molti punti di vista.
    Prego per Flavio e per la sua famiglia e per quanti non hanno conosciuto la dignità del lavoro.

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    1. laura

      ” Non sia turbato il vostro cuore abbiate fede in Dio e abbiate fede in Gesù ” .. questa frase del Vangelo di oggi sembra difficile da accettare di fronte alla morte dell’amico di don Sandro e all’episodio raccontato da Suor Rita.. davvero dovremmo avere lenti diverse per leggere questi eventi.. Gesù nel Vangelo di questi giorni continua a cercare di spiegarci chi è : porta, pastore, verita’ , vita.. proprio attraverso di lui
      dovremmo sentirci sempre a casa con la certezza nel cuore che lui accoglierà tutti i nostri turbamenti..
      Una preghiera particolare quindi per la famiglia dell’amico di don Sandro ed anche per gli ospiti della casa del sacerdote di cui ci ha raccontato sua Rita perché non smettono mai di avere nel cuore che il bene dato da sempre brutti buoni… preghiamo anche per i giovani perché trovi un lavoro che ti ha l’oro è il senso della vita
      cuore la certezza che il bene dato seppur non apprezzato è riconosciuto

      speranza e la fiducia in lui che accoglierà i nostri turbamenti e dolori..
      pastore VIA verità vita

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      1. laura

        .. scusate nel mio commento precedente ci sono molti errori e frasi sovrapposte..non so perché.. buona giornata a tutti

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  2. elena

    Prego con il cuore triste per le persone care di cui avete ricordato l’amore e la forza. Che il Signore ci permetta di accettare anche queste tristanze. Vi abbraccio forte, Elena

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  3. Giulio

    Accettate oggi pensieri sconclusionati ed illogici.
    La morte rompe tutti gli schemi ed apre le porte al tumulto dei sentimenti e all’assenza di ragione (come d’altronde irragionevole è la morte stessa).

    Non credo alle parole.
    Non credo alle parole dell’amore, alle parole della fede, della speranza.
    Non credo alla dignità della persona, alla dignità del lavoro.
    Non credo in nulla.
    Se tutto non è incarnato e vissuto.

    Viviamo necessariamente di relazione: con il creato, con chi ci passa accanto.
    L’incarnazione è relazione.

    La morte recide ogni legame e ci mostra il lato buio della vita.

    Signore, accompagna Fulvio, Liana e Lorenzo.

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