è un pensiero breve, ma visto quello che sta succedendo non riesco a scrivere di più.So bene che è iniziata la guerra, ma ho bisogno di meditazione per parlarne. Non me la sento di mettere giù dei pensieri proprio su questo argomento. So che ne dovrei parlare. Ma ho bisogno di tempo per elaborare un pensiero. Sulla guerra e sulla pace non si improvvisano pensieri. Accolgo l’invito alla preghiera e al digiuno, ma non facciano la retorica della preghiera per la pace. Costruiamo la pace, come dice il vangelo: beati gli operatori di pace. Intanto mi prendo del tempo e poi ne parlerò. Sono ancora scosso per tutto quanto è successo e per come è successo. oggi un episodio che mi è capitato mi ha aiutato a riflettere se è utile una guerra e su che cosa è veramente utile. Ovvio che la risposta è no, la guerra non è utile. In pubblico tutto affermano che la guerra è inutile, salvo poi praticarla come cosa utile. Ma che cosa è utile è che cosa non lo è? l’esempio di oggi mi ha aiutato a comprendere che cosa è utile e che cosa non lo è. Una persona arriva a salutare. Parliamo di tante cose e poi mi dice questa cosa: “nell’attesa che tu arrivassi sono stata nell’orto, mi sono seduta per terra e mi sono commossa.” Perché dico io. “Perché ho visto questo orto e mi sono detta, anche io ho messo il mio piccolo contributo per farlo diventare bello. Mi sono sentita utile. E questo mi ha commosso. Ricorderò con piacere i giorni passati qui”. Ecco che cosa è utile: fare qualcosa di utile per rendere bello un luogo, per abbellire la terra. Secondo questa logica una guerra non è proprio utile.