un di più di appartenenza

di | 30 Gennaio 2021

Un giorno in più di appartenenza a me se stesso, agli altri e a Dio. Quasi parafrasando un testo di una laude antica racconto così il di più della mia appartenenza. Sono felice che la mia appartenenza non mi fa sentire solo. Sono felice che l’altro riempie la mia vita, che Dio avvolge la mia storia. E vorrei ascoltare voci e vorrei vedere le fatiche degli uomini  e vorrei sentire nel  mio cuore la sofferenza dell’umanità e di coloro che Dio mi ha messo accanto. E il solo ostacolo a questo di più di appartenenza è la mia fragilità. Sono così povero di fronte a tutto. Mi sento così smarrito di fronte ai ragazzi che vedo ogni giorno. Non dubito della presenza buona di Dio e della sua tenerezza nei miei confronti, dubito della mia fedeltà a Lui e ai fratelli. Non dubito del bene che mi vogliono gli altri, ci sono e ci sono stati sempre. E quindi grazie. Ma io che cosa posso fare per tutti loro? In questo di più di appartenenza chiedo a Dio un di più di fedeltà e di bontà, di tenerezza e di presenza per tutti quelli che soffrono. Mi porto dietro la mia famiglia, mio padre in cielo, mi porto dietro storie di anni e di incontri, la mia storia di anni di prete e mi porto dietro don Roberto con tutti i volti dell’agro. io che cosa posso fare in questo di più di appartenenza. Arriva gente e non so che cosa dire, incontro un ragazzo e lo sgrido, un’altra mi racconta delle sofferenze per quello che sarà il suo futuro, ed io rimango in silenzio. In questo di più di appartenenza io sento che voglio stare là dove c’è lo scarto del mondo, vorrei giungere là dove gli altri non provvedono. Ma sono così piccolo. Nel corpo voglio sentire il dolore e le ferite di chi incontro, per poter essere consolazione. Un di più di appartenenza è la mia vita e non chiedetemi di essere prudente, non lo sono. Da una ragazza, che dice di non credere mi arriva questo messaggio: prega per noi don, dove il noi è la nostra cooperativa. Mi commuovo e rispondo: prega tu per noi al modo che conosci tu e la  risposta è: ci proverò. E questa è atea!!! Non esistono ragazzi cattivi, bisogna dare fiducia. In questo di più di appartenenza sento che questo luogo della periferia, del confine, del meticciato del mescolamento è il mio mondo e non credo che tornerò indietro tanto facilmente.  Ogni tanto qualcuno mi chiede: che cosa possiamo fare noi per te. Io rispondo, non per me, ma per noi tutti, e oggi in questo giorno di appartenenza in più, dico:  Pregate e vivete da fratelli.

Un pensiero su “un di più di appartenenza

  1. sr Alida

    È davvero bello sapere di appartenere a Qualcuno al di là delle nostre fragilità, appartenere alla Chiesa, appartenere a una famiglia.. E in questo cammino incontrare volti, vicende, speranze… Grazie per la comunicazione di vita e di camminare con noi in questa appartenenza, Auguri! Che la benedizione di Dio ti custodisca e accompagni sempre.

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