sabato 30 gennaio

di | 29 Gennaio 2021

Giobbe 5

1 Chiama, dunque! Ti risponderà forse qualcuno?
E a chi fra i santi ti rivolgerai?
2 Poiché allo stolto dà morte lo sdegno
e la collera fa morire lo sciocco.
3 Io ho visto lo stolto metter radici,
ma imputridire la sua dimora all’istante.
4 I suoi figli sono lungi dal prosperare,
sono oppressi alla porta, senza difensore;
5 l’affamato ne divora la messe
e gente assetata ne succhia gli averi.
6 Non esce certo dalla polvere la sventura
né germoglia dalla terra il dolore,
7 ma è l’uomo che genera pene,
come le scintille volano in alto.
8 Io, invece, mi rivolgerei a Dio
e a Dio esporrei la mia causa:
9 a lui, che fa cose grandi e incomprensibili,
meraviglie senza numero,
10 che dà la pioggia alla terra
e manda le acque sulle campagne.
11 Colloca gli umili in alto
e gli afflitti solleva a prosperità;
12 rende vani i pensieri degli scaltri
e le loro mani non ne compiono i disegni;
13 coglie di sorpresa i saggi nella loro astuzia
e manda in rovina il consiglio degli scaltri.
14 Di giorno incappano nel buio
e brancolano in pieno sole come di notte,
15 mentre egli salva dalla loro spada l’oppresso,
e il meschino dalla mano del prepotente.
16 C’è speranza per il misero
e l’ingiustizia chiude la bocca.
17 Felice l’uomo, che è corretto da Dio:
perciò tu non sdegnare la correzione dell’Onnipotente,
18 perché egli fa la piaga e la fascia,
ferisce e la sua mano risana.
19 Da sei tribolazioni ti libererà
e alla settima non ti toccherà il male;
20 nella carestia ti scamperà dalla morte
e in guerra dal colpo della spada;
21 sarai al riparo dal flagello della lingua,
né temerai quando giunge la rovina.
22 Della rovina e della fame ti riderai
né temerai le bestie selvatiche;
23 con le pietre del campo avrai un patto
e le bestie selvatiche saranno in pace con te.
24 Conoscerai la prosperità della tua tenda,
visiterai la tua proprietà e non sarai deluso.
25 Vedrai, numerosa, la prole,
i tuoi rampolli come l’erba dei prati.
26 Te ne andrai alla tomba in piena maturità,
come si ammucchia il grano a suo tempo.
27 Ecco, questo abbiamo osservato: è così.
Ascoltalo e sappilo per tuo bene.

Commento

Continua il discorso di Elifaz. Al suo argomentare aggiunge un’altra questione. Per Elifaz è inutile protestare, perché il protestare davanti a Dio e davanti agli uomini complica le questioni. Si tratta secondo Elifaz di accettare la condizione dell’uomo che sicuramente è ingiusto. Questo suo modo di ragionare suppone davvero che Dio sia una specie di autorità suprema che tutto governa in modo deterministico, ma tutto funziona nel negativo. E tutto funziona in modo da dimostrare che le sue sanzioni rigorose e implacabili sono inappellabili e definitive. Ma sanzioni così dure e irrevocabili nei confronti di una organizzazione del mondo che dipende da lui. Il mondo lo ha fatto così e lo ha fatto così perché deve essere così. E noi dobbiamo sottostare a questo regime. Elifaz queste cose le sta dicendo non in modo sfacciato, le dice in modo delicato, sfumato e convincente perché la sua preoccupazione immediata è quella di star vicino a Giobbe che si trova in difficoltà. Ma il suo discorso suppone una visione delle cose così sfacciata e spietata che io quando tento di spiegarla non riesco ad essere così raffinato. Secondo questo ragionamento Giobbe deve conformarsi alla mentalità di Dio. Giobbe non può cambiare il determinismo di Dio che procede per i suoi sentieri. Noi diremmo che Giobbe non può cambiare la volontà di Dio. Ma Giobbe vuole cambiare questo tipo di ragionamento e lo farà chiamando Dio per discutere direttamente con lui.

Preghiamo

Preghiamo per i sacerdoti

Un pensiero su “sabato 30 gennaio

  1. sr Alida

    Preghiamo per tutti i sacerdoti. Una speciale preghiera per te don Sandro ringraziando il Signore per il dono della tua vita e di farne parte anche noi.. Un augurio riconoscente

    Rispondi

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